Durante gli anni ’40, nel pieno della seconda guerra mondiale, il Ministero della Difesa britannico si ritrovò in urgente bisogno di segnatempo studiati appositamente per il personale dell’esercito: sembrava infatti che gli orologi cosiddetti “civili” semplicemente non fossero all’altezza del tipo di impiego. Quindi, forse nel tentativo di massimizzare la produzione piuttosto che collaborare con un marchio specifico, sfidò qualsiasi produttore orologiero svizzero che fosse in grado di costruire un orologio secondo lo standard richiesto, a farlo e sottoporre il proprio progetto.
Quasi tutti si lanciarono nell’impresa ma – a causa dei rigori della vita militare – le specifiche stabilite dal ministero erano estremamente severe, e in tutto solo dodici aziende riuscirono infine a passare i controlli, contribuendo a creare la leggenda degli originali “Dirty Dozen“, la sporca dozzina. Questi erano: Buren, Cyma, Eterna, Grana, Jaeger Le-Coultre, Lemania, Longines, IWC, Omega, Record, Timor
Ed è impossibile non rivedere esattamente quello stesso design militare senza tempo nella serie “Commando” di D1 Milano.
Probabilmente più comunemente nota per i suoi hommage a Nautilus e Royal Oak, l’azienda italiana ha attratto stavolta la mia attenzione proprio per la rilettura in chiave moderna (ma non troppo) di quella famigerata sporca dozzina: una serie dal taglio geometrico, severo, netto e dalle linee pulite, che proprio non vedevo l’ora di recensire e che vi presento oggi attraverso il modello “Force“.
Scheda Tecnica D1 Milano Commando “Force”
- Referenza: modello “Force”
- Diametro cassa: 38×8,60 mm
- Quadrante: Nero opaco a doppio livello con sottoquadrante per i secondi, lancette rivestite in Old Radium Luminova
- Vetro: Cristallo minerale
- Cassa: Acciaio inossidabile canna di fucile con corona a scatto
- Lunetta: fissa, in acciaio inossidabile canna di fucile
- Cinturino: NATO nero
- Fondello: a vite
- Calibro: Citizen Miyota 1L45, quarzo giapponese
- Resistenza all’acqua: 100 metri (10 ATM)
D1 Milano: un pò di storia
Innanzitutto, proviamo a conoscere un po’ meglio D1 Milano.
L’azienda è guidata dal CEO Dario Spallone con uffici a Milano, Dubai e Hong Kong. Le sue linee di segnatempo, progettate in Italia e poi realizzate in Cina, prendono ispirazione dal design tipicamente italiano degli anni ’70. Lanciata nel 2013 come un marchio di orologi moda, ad oggi D1 Milano non perde mai occasione di rimarcare e sottolineare quanto i suoi orologi siano più “fashion statement” che veri status symbol.
È interessante ricordare, infine, che nel 2016 Forbes ha nominato l’azienda come uno dei primi 10 giovani marchi italiani che hanno ridefinito l’industria della moda in quell’anno: cosa decisamente non da poco, a mio avviso.
Ma passiamo alle specifiche del nostro Commando “Force”.
Unboxing
Il “guscio” esterno che protegge la box vera e propria è l’indizio più forte che stiamo per scoprire un orologio di forte ispirazione militare: il font macchina da scrivere utilizzato ricorda molto quello inciso sulle lattine di razione distribuite agli eserciti. La scatola interna, al contrario, è un mix standard di finitura in cartone nero ed ecopelle bianca, il cui punto focale è rappresentato dalle coordinate incise all’interno della scatola.
Queste tracciano esattamente la posizione di Piazza del Duomo a Milano, centro e vero cuore pulsante della città. Come si dice: sono i dettagli a crearne il valore, no?
All’interno della scatola troviamo le informazioni di garanzia ed il libretto di istruzioni dell’orologio. Nessuna parte è removibile, al di là del cuscino su cui riposa effettivamente il segnatempo. In fin dei conti, una box dal design pulito e ben presentata.
Cassa, lunetta, corona e fondello
La linea Commando di D1 Milano è composta da 5 versioni (Force, Lawrence, Veteran, Tank e Bullet) che vantano tre tipi differenti di colorazione per la cassa in acciaio inossidabile sfoggiata: argento classico, canna di fucile e quello che l’azienda chiama “Khaki”, una sorta di color tortora che meglio si adatta al cinturino sabbia da cui è accompagnato di default.
Personalmente, però, ho preferito optare per il modello Force e la sua cassa canna di fucile.
A guardarlo, non appena fuori dalla scatola, la natura angolare e ben squadrata di lunetta e cassa sono una dichiarazione di ispirazione militare molto palese: a qualcun altro viene in mente Arnold Shwarzenegger in – appunto – Commando (nonostante l’attore indossasse notoriamente un Seiko durante le riprese)? Un look duro, grezzo, ma molto ben rifinito.
La lunetta, fissa e in acciaio inossidabile, si alterna con la cassa in satinature di tipo verticale presentate frontalmente e parti lucide sui lati. E proprio sul lato possiamo apprezzare una corona a scatto protetta da due alette laterali (che non si trovano in altre serie prodotte dall’azienda milanese), su cui è impressa l’effige di un bullone esagonale ton-sur-ton.
La vera “chicca”, però, la si può trovare incisa sul fondello a vite nascosto dal cinturino nato: una cosidetta dog tag, la tipica placchetta di metallo fornita ad ogni soldato che qui riporta le specifiche di produzione ed il numero di serie dell’orologio.
Nonostante l’aspetto austero, per così dire, le dimensioni ultra-sottili della cassa (38mm per soli 8,6mm di spessore) fanno di questo orologio un pezzo unisex, perfettamente indossabile anche da polsi più sottili.
Caratteristiche interessanti che ho trovato anche sul D1 Milano Ultra Thin.
Quadrante, vetro e calibro
Protetto da un vetro in cristallo minerale rivestito da uno strato di anti-riflesso azzurrino, il quadrante si struttura su un doppio livello a finitura nera matta dove possiamo apprezzare incastonature di Old Radium Luminova che spuntano dal livello inferiore o al centro delle lancette di ore e minuti.
Nonostante il nome suggerisca diversamente, questo particolare tipo di Lume si avvicina più ad una sfumatura di verde oliva che color pesca o di un marroncino rodiato (cosa che personalmente preferisco): non avevo mai visto questo tono di Luminova su un orologio e la cosa, lo ammetto, mi ha fatto dubitare non poco delle sue performance in luoghi scarsamente illuminati. Ma, come potete vedere da soli, oltre alla mancanza di uno strato di Lume sulla lancetta dei secondi, non gli si può dire davvero nulla.
Per dare vita a questo segnatempo è stato scelto un calibro al quarzo giapponese, il Miyota 1L45, che garantisce una riserva di carica di tre anni. Ora: può un movimento al quarzo rendere davvero omaggio alla storia dei “Dirty Dozen”?
Secondo il sottoscritto, non poi così tanto. Ma suppongo che per un orologio in questo stile ed in questa fascia di prezzo tutto sommato funzioni.
Cinturino
Gli originali componenti della Sporca Dozzina consegnati nel 1945 erano tutti accompagnati da una cinghia di tela o di pelle di maiale ma, fortunatamente, i tempi cambiano ed oggi aziende come D1 Milano possono optare per più confortevoli ed esteticamente adatti cinturini NATO, come questo nero fornito insieme al modello “Force”, rifinito in chiusura da una sorta di cappuccio in metallo che ne rende ancora più “pulito” il design e che ammetto di non aver mai visto prima in un cinturino di questo tipo.
E’ possibile una certa customizzazione e scambio di colori fra i cinturini, ma questi sono unicamente intercambiabili con altri NATO: guardando più da vicino le anse, infatti, salta subito all’occhio che il modo in cui sono strutturate permette di passare solo da un NATO all’altro.
La prima buona notizia è che per passare dal nostro cinturino nero in dotazione ad un magari grigio, dall’effetto decisamente più vintage, bastano meno di 15 Euro alla volta e possiamo finire con un intero cassetto pieno di cinghie NATO che potrebbero durare una vita, rispetto alla cifra che andremmo a spendere per investire in un solo cinturino in pelle di alta qualità.
La seconda buona notizia, è che questo tipo di cinghie in tessuto sono perfette per il caldo torrido dell’Estate ;)
D1 Milano Commando 38m: prezzi e considerazioni finali
Con un range di prezzi da listino che si muove fra i 265 Euro dei modelli Bullet e Tank con cassa color argento ed i 295 Euro di Force, Lawrence e Veteran con casse Canna di fucile e Khaki, la serie Commando va ad occupare la fascia di prezzo al di sotto dei 300.
Di seguito i migliori modelli consigliati da me:
Qui per vedere la collezione completa.
La lavorazione su cassa e lunetta, l’attenzione ai dettagli e la scelta del tipo di font sul quadrante che gli danno quel sapore vintage eppure estremamente attuale e l’utilizzo dell’ottone per le lancette sono caratteristiche eccellenti: certo, la fascia di prezzo da 300 Euro è un range molto competitivo, dove è possibile ottenere segnatempo perfettamente eseguiti sia al quarzo che automatici ma la D1 Milano parla soprattutto una lingua fatta di stile e design e se è questo che state cercando, allora non potrete mai dire di aver fatto un cattivo affare ;)