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DA SEMPRE LA FIERA DELL’OROLOGERIA DI BASILEA RAPPRESENTA UNO DEGLI APPUNTAMENTI IMPERDIBILI DELL’ANNO. VALIDO E AFFIDABILE INDICATORE PER CAPIRE CHE ARIA TIRERÀ NEL MERCATO DELLE LANCETTE
Il countdown è già iniziato da un pezzo e siamo finalmente giunti a questa nuova edizione. Perché la macchina organizzativa di un evento di tale spessore, come è normale che sia, si muove con largo anticipo. Neanche il tempo di chiudere i battenti e fare un resoconto dell’edizione appena conclusa, insomma, che è già praticamente tempo di ricominciare. Di mettere la testa su quella che verrà. Specie se, come accaduto in questi ultimi due anni, il settore dell’orologeria si ritrova al centro di importanti cambiamenti. E riserva trabocchetti. Tanto che anche la sua fiera-simbolo deve adeguarsi, prenderne di volta in volta le misure, e non farsi mai trovare impreparata. Una cosa più facile a dirsi che a farsi, che dimostra quanto sia difficile, di anno in anno, confermare il successo della kermesse precedente.
Un pregio che va riconosciuto a Baselworld, il più antico appuntamento di settore, che nel 2017 ha scavallato il secolo di vita (la prima edizione risale infatti al 1917) proprio in un momento storico difficile, che ha portato un buon numero di marchi, tra orologeria e gioielleria, a prendere la decisione di lasciare la fiera.
Una tendenza che sembra destinata a continuare anche in questo 2018 (tra tradimenti e abbandoni più o meno eccellenti: Hermès, passato al Sihh, ma anche Eberhard & Co., U-Boat e tutto il gruppo Festina, tanto per citarne alcuni) e della quale l’ente fiera è più che consapevole. Ma ciò che per molti avrebbe potuto rappresentare un autentico danno, per Baselworld si è trasformato in un’occasione.
Un’opportunità per gettare le basi di un rinnovato concept. Un nuovo salone dell’orologeria, magari più a misura, sicuramente più in linea con i tempi che corrono, e che cambiano. Anche per il comparto delle lancette.
COME SARÀ ALLORA BASELWORLD IN VERSIONE 2018?
Più condensata, prima di tutto, ovvero accorciata di due giorni e strutturata quindi dal 22 al 27 marzo, ma anche con un parterre ridotto a 600/700 espositori, dai 1.300 dello scorso anno. Una fiera più focalizzata sull’essenza, insomma, perché un vero show richiede qualità e non quantità. Qualità garantita dalla presenza dei marchi trainanti del mercato delle lancette, da Rolex a Patek Philippe, senza dimenticare i portacolori dei gruppi Swatch e Lvmh. I “pesi massimi”, in buona sostanza, in termini di volume e di valore. Un patrimonio imperdibile e vitale per l’appuntamento fieristico di Basilea.
Ma, e qui sta l’altra grande novità, Baselworld 2018 sarà anche “futureoriented”. Offrirà cioè contenuti personalizzati e in tempo reale grazie a una Chatbot intelligente battezzata “Baselworld Live News” attraverso servizi di messaging come Facebook Messenger, WeChat e Telegram.
“Una comunicazione personalizzata, più diretta, istantanea e interattiva, – sottolinea Sylvie Ritter, Managing Director di Baselworld – un canale altamente efficiente che consentirà agli espositori di stabilire un filo diretto con i visitatori”. O di chiunque vorrà farne parte iscrivendosi a partire dal 1 marzo, scegliendo di ricevere informazioni in base ai propri interessi, da condividere magari immediatamente sui social network, all’insegna di una comunicazione ancor più globale. Nei prossimi giorni il nostro staff, ci racconterà quotidianamente per 7 giorni il meglio della fiera di Basilea. Restate aggiornati con noi.