La Casa d’aste Phillips a Dicembre 2023 ha venduto il G-Shock più prezioso mai realizzato per una cifra strabiliante di 400.000 dollari. Questo avvenimento è ancor più sorprendente considerando che l’acquirente ha investito tale somma in un orologio ideato da un’intelligenza artificiale generativa.
La valutazione iniziale non era modesta, variando tra 70.000 e 140.000 dollari, un prezzo significativamente superiore rispetto al costo medio di un G-Shock, che oscilla dai 109 euro per i modelli base fino a oltre 2.000 euro per edizioni speciali, raggiungendo i 7.500 euro per l’edizione del 40° anniversario della collezione.
Il “Dream Project #2” G-D001, un esemplare unico, non si distingue per la sua estetica, come affermato con una risata da Paul Boutros, capo del dipartimento orologi di Phillips in America: “Un essere umano non avrebbe mai potuto concepire da solo un design così unico!”
L’orologio, con un aspetto che ricorda le creazioni di Carlo Rambaldi in Alien, ma con un tocco più eccentrico, presenta un insieme di forme antropomorfe che si fondono in modo insolito con elementi tradizionali come un classico bracciale metallico a tre maglie. La caratteristica più interessante è forse il quadrante, scheletrato e con indici esageratamente grandi, che potrebbe aver ricevuto un tocco umano.
A parere personale, questa prima incursione nel design orologiero da parte di un’intelligenza artificiale non ha suscitato particolare apprezzamento. Questo design ha chiaramente trovato apprezzamento in altri. Per apprezzarne meglio le qualità, potremmo spostare l’attenzione dai dettagli estetici ai contenuti tecnici.
Come ci si aspetta da un G-Shock, l’orologio mantiene l’elevata resistenza agli urti, un requisito fondamentale indicato dai progettisti nella lista dei requisiti essenziali. Al suo interno, è dotato di un ricevitore radio a sei bande che regola automaticamente l’ora sincronizzandosi con i segnali orari emessi dai pochi trasmettitori radio mondiali collegati agli orologi atomici.
Per l’alimentazione, utilizza celle fotovoltaiche disposte in cerchio lungo il bordo del quadrante. Questo stesso anello si illumina di rosso per fornire luce aggiuntiva quando necessario, attivabile tramite un pulsante.
Il meccanismo dell’orologio è un movimento al quarzo multifunzionale, con ingranaggi in silicio e cuscinetti in rubino per garantire il movimento preciso delle lancette. A differenza di molti altri modelli, questa volta il quadrante è analogico e non digitale.L’orologio è stato presentato in una scatola espositiva unica, progettata a forma di torre, dotata di un coperchio frontale rimovibile.
All’interno della scatola, una luce LED fornisce un’illuminazione soffusa, esaltando la magnificenza dorata del G-D001. E, non va dimenticato, è realizzato interamente in oro 18 carati. Il G-D001 rappresenta un esempio lampante di come l’intelligenza artificiale possa essere impiegata nella creazione di orologi, ma questo è solo un aspetto della questione.
L’uso di tecnologie come la progettazione tramite digital twin ha già iniziato a sostituire passaggi cruciali nel processo di design, come la prototipazione. Nello sviluppo di un prodotto, il team composto da designer, orologiai ed ingegneri può ora condividere informazioni in tempo reale e modificare il progetto da qualsiasi luogo si trovino.
L’integrazione dell’intelligenza artificiale in questo processo sembra essere un passo naturale e probabilmente inevitabile.