Grand Seiko Tokyo Lion Tentagraph: potenza felina e meccanica di precisione

Ricordo bene quando, nel 2019, Grand Seiko presentò per la prima volta il design deciso e tagliente della cassa Tokyo Lion: fu una svolta stilistica che ha lasciato il segno. Da allora, questo stile così distintivo è stato ripreso in diverse edizioni, sia limitate che di produzione regolare. Le più recenti incarnazioni di questa estetica sono rappresentate dal Tokyo Lion SBGE307 con movimento Spring Drive GMT e dal cronografo GMT SBGC275, entrambi lanciati nel 2024. E ora, la collezione Grand Seiko Sport si arricchisce con un nuovo modello dal design rivisitato, spinto dal primo movimento cronografico meccanico della maison: il Tentagraph.

Grand Seiko Tokyo Lion Tentagraph

Il “Tokyo Lion” è senza dubbio uno dei modelli più riconoscibili e iconici di Grand Seiko. La cassa, scolpita con linee decise e spigoli marcati, prende ispirazione dalla zampa di un leone, trasmettendo immediatamente un senso di potenza e carattere. In questa nuova versione, con dimensioni importanti da 43 mm di diametro per 15,6 mm di spessore, l’orologio si fa notare senza mezzi termini.

Le superfici ampie e perfettamente piatte, insieme alle anse affilate come artigli, offrono il palcoscenico perfetto per la lucidatura Zaratsu, che regala al tutto una brillantezza raffinata e una presenza scenica davvero notevole.

Grand Seiko Tokyo Lion Tentagraph

In quest’ultima evoluzione, le superfici con finitura ad artiglio sono più pronunciate rispetto ai modelli precedenti e si estendono oltre le anse fino alla lunetta, con particolare attenzione al design dei pulsanti del cronografo. L’SLGC009 è il primo della Sport Collection a utilizzare la lega Brilliant Hard Titanium di Grand Seiko.

Il vetro zaffiro a forma di cupola, con rivestimento antiriflesso sulla superficie interna, sovrasta la cassa e il fondello trasparente sottilmente curvato permette all’orologio di stare più comodamente al polso. La costruzione è impermeabile fino a 200 metri e protegge dai campi magnetici fino a 4.800 A/m.

Grand Seiko Tokyo Lion Tentagraph SLGC009 quadrante

Nel Grand Seiko Tokyo Lion Tentagraph SLGC009 ritrovo quella texture iconica che richiama la criniera di un leone mossa dal vento: una superficie dinamica, con linee orizzontali che ricordano corde tese, capace di dare carattere e profondità al quadrante.

Ho apprezzato fin da subito la cura con cui sono stati realizzati gli indici: scolpiti con taglio a diamante, sono alti e leggermente incavati proprio per ospitare una generosa dose di Lumibrite. Il risultato è una leggibilità eccezionale, anche in condizioni di scarsa luce. Le lancette delle ore e dei minuti, ben proporzionate e altrettanto cariche di Lumibrite, si stagliano nettamente sul fondo beige scuro del quadrante, riprendendo l’estetica solida e decisa degli indici.

Grand Seiko Tokyo Lion Tentagraph SLGC009 2025

I contatori ausiliari, collocati alle ore 3, 6 e 9, sono leggermente incavati e tridimensionali, perfettamente integrati nel design complessivo. Spiccano le lancette rosse dei totalizzatori cronografici, in netto contrasto con lo sfondo nero, mentre il quadrante dei secondi continui, posizionato a ore 3, sfuma in un marrone caldo che si fonde armoniosamente con il resto del quadrante.

Sulla parte più esterna, una scala minuteria disegnata su un anello interno inclinato di colore nero presenta marcature bianche e rosse, aggiungendo ulteriore precisione e dinamismo alla lettura. A completare l’insieme, la lancetta centrale del cronografo spicca per via della punta rossa, un dettaglio vivace che cattura lo sguardo, mentre la finestrella della data posizionata a ore 4:30 si inserisce con discrezione, aggiungendo praticità senza rompere l’equilibrio visivo.

Grand Seiko Tokyo Lion Tentagraph SLGC009 cinturino

È abbinato a un cinturino in caucciù marrone, sviluppato ex novo per questo modello, pensato per offrire massima resistenza e un comfort superiore al polso.

La chiusura è affidata a una fibbia deployante a tre lame in titanio ad alta intensità, con sistema di sgancio a pulsante, una soluzione che unisce praticità e robustezza.

Grand Seiko Tokyo Lion Tentagraph SLGC009 movimento

Questo modello è animato dal primo movimento cronografico meccanico firmato Grand Seiko: il Calibro 9SC5 Tentagraph, un’unità ad alta frequenza che segna un importante traguardo per la manifattura. Derivato dal già eccellente 9SA5, questo movimento integra un modulo cronografico mantenendo prestazioni di assoluto livello. Lavora a 5 Hz, ovvero 36.000 alternanze l’ora, ed è dotato di un sistema a doppio bariletto che assicura un’autonomia di ben 72 ore, anche con il cronografo in funzione. Al suo interno troviamo il sofisticato scappamento Dual Impulse, affiancato da un bilanciere a spirale libera, che contribuisce a mantenere una precisione media compresa tra +5 e -3 secondi al giorno. Una vera dimostrazione di tecnica orologiera allo stato puro.

Il Grand Seiko Tokyo Lion Tentagraph viene proposto a un prezzo di 17.500 euro.

Per scoprire tutti i dettagli, vi consiglio di dare un’occhiata al sito ufficiale: Grand-Seiko.com.

2 risposte
  1. Complimenti per la presentazione chiara dettagliata e appropriata nel linguaggio tecnico. In sostanza Grand Seiko con qs macchina, ha adottato prendendo spunto dal coassiale di Omega, lo stesso principio per quanto riguarda lo scappamento. Speriamo nn abbiamo gli stessi problemi di gioventù, incontrati dalla Maison Svizzzera dall’ uscita del primo calibro all’ ultimo visto che sono state introdotte circa 9 modifiche

  2. La ringrazio per l’apprezzamento, davvero gentile.
    Sì, in effetti lo scappamento a doppio impulso sviluppato da Grand Seiko per il calibro 9SC5 presenta un’impostazione che ricorda, almeno concettualmente, il principio del coassiale di Omega: entrambi puntano a migliorare l’efficienza del trasferimento di energia e a ridurre gli attriti rispetto agli scappamenti ad ancora tradizionali.

    Grand Seiko, con il suo approccio ingegneristico molto rigoroso, ha però optato per una soluzione tutta propria, frutto di anni di sviluppo in casa, che sfrutta geometrie e materiali diversi. Sarà interessante vedere come si comporterà nel lungo periodo: come giustamente ricorda, il coassiale di Omega ha richiesto varie revisioni e ottimizzazioni nel tempo.

    Speriamo che la precisione nipponica abbia anticipato eventuali criticità sin dalla prima generazione. In ogni caso, il livello tecnico raggiunto è davvero notevole.

    Un caro saluto,
    Carmine Di Donato

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