Hamilton PSR: Ritorno al Futuro e al cinema con Matrix

In questo modello Hamilton fa rivivere il design del Pulsar, il primo orologio da polso elettronico al mondo presentato alla stampa nel 1970 ed entrato in produzione nei due anni successivi. Diverso dalla versione originale (a Led rossi) è il display ibrido, che combina tecnologie Lcd e Oled a emissione.

Inoltre è stata creata una edizione limitata Hamilton PSR MTX, un orologio-tributo al film cult “Matrix” e a ciò che ha rappresentato

Premendo il pulsante al 3 vengono visualizzati gli iconici numeri rosso chiaro in stile “digit dot”, mentre il display Lcd garantisce che l’ora sia sempre visibile anche con la luce del giorno.

Hamilton PSR Recensione

Edizione limitata a 1.970 esemplari per questo allestimento in acciaio trattato pvd oro giallo (disponibile anche in versione acciaio tout court).

Hamilton PSR MTX

Hamilton PSR
Hamilton PSR MTX con cassa da 40,8 x 34,7 mm e bracciale in acciaio con finitura PVD nera, movimento al quarzo e display digitale. Edizione limitata di 1.999 esemplari. Prezzo: 975 euro.

Quel sottile filo rosso che lega Hamilton al cinema diventa ancor più forte con questa edizione limitata che è già cult. Stiamo parlando del nuovo PSR MTX, un orologio tributo non solo a un film iconico e a ciò che ha rappresentato, ma anche a un modello della marca che ha fatto storia.

Era il 1970 quando Hamilton presentava il primo orologio digitale al mondo a un pubblico a dir poco incredulo. Oltre 50 anni dopo, si celebra nuovamente il futuro e l’audacia con la limited edition PSR MTX, ispirata  all’universo digitale e alla continua sfida al presente e ai suoi confini noti: un tributo alla pellicola “The Matrix” che nel 1999 ci ha proiettati in una realtà altra, sconosciuta e pericolosa. Un film visionario che oltre 20 anni fa ci mostrava il cyberspazio e che, non a caso, per contenuti e tecniche di montaggio è stato vincitore di ben 4 premi Oscar.

Hamilton PSR MTX

L’affascinante Keanu Reeves è Neo, l’eletto che riesce a vedere Matrix com’è realmente: un insieme di righe verdi di codice di programmazione. Ispirandosi a tale visione antesignana e quanto mai attuale è nata questa edizione Hamilton, limitata proprio a 1.999 esemplari.

Ma per la gioia di tanti dal 16 dicembre l’epica saga è tornata finalmente nelle sale di tutto il mondo con “The Matrix Resurrections”, diretto da Lana Wachowski, con Keanu Reeves e Carrie-Anne Moss che riprendono i loro ruoli iconici e indimenticabili di Neo e Trinity. come il film originale ha stravolto le regole del cinema di fantascienza, così il primo Hamilton Pulsar – rinato nel 2020 come PSR – può dirsi simbolo del futurismo dell’era spaziale che ci ha catapultato nel mondo contemporaneo sempre più “digitalcentrico”.

Hamilton PSR MTX Hamilton PSR MTX

Il look del nuovo Hamilton PSR MTX non può che essere un total black – in pieno stile Matrix – con cassa e bracciale in acciaio e finitura PVD nera.

Il quadrante è caratterizzato dal display ibrido CD & OLED con ore e minuti in verde, mentre il motivo a pioggia digitale – immancabile citazione del film – è inciso sul fondello e sulla confezione speciale dell’orologio.

Caratteristiche e Referenze Hamilton PSR

HAMILTON PSR REF. H52414130

  • CASSA E BRACCIALE IN ACCIAIO,
  • DISPLAY IBRIDO LCD E OLED
  • MOVIMENTO AL QUARZO DIGITALE
  • EURO 695,00

HAMILTON PSR REF. H52424130

  • CASSA E BRACCIALE IN ACCIAIO CON TRATTAMENTO PVD COLOR ORO GIALLO,
  • DISPLAY IBRIDO LCD E OLED
  • MOVIMENTO AL QUARZO DIGITALE
  • EURO 945,00

Storia Hamilton Pulsar anni ’70

Storia Hamilton PSR Pulsar

L’originale Hamilton Pulsar Time Computer era, quando fu annunciato per la prima volta nel 1970, uno degli orologi più rivoluzionari che il mondo avesse mai visto. Era anche uno dei più costosi: l’annuncio è arrivato due anni prima che l’orologio fosse effettivamente venduto e, quando è stato finalmente rilasciato, è stato offerto al pubblico in una cassa in oro massiccio e costava 2.100 Dollari, più, all’epoca, di un Rolex d’oro.

Il Pulsar catturerebbe l’immaginazione del pubblico a un livello quasi senza precedenti per un orologio da polso. Ha avuto una durata relativamente breve: nel 1977 era fuori produzione. Il suo display a LED rosso brillante ha perso rapidamente terreno rispetto agli orologi con display LCD una volta che questi ultimi sono stati introdotti

Il Pulsar Time Computer ha anche avuto l’onore di ricevere il massimo riconoscimento cinematografico: è apparso al polso di una spia di nome Bond – James Bond – nel veicolo di Roger Moore, Live And Let Die. 

Un orologio con display a LED è affamato di energia (uno dei motivi della scomparsa dell’orologio a LED è stata la migliore durata della batteria e il display sempre attivo degli orologi LCD) e per risparmiare energia, gli orologi a LED sono stati progettati in modo che il display si accendesse solo se si premeva un pulsante sul lato della cassa. Per il Pulsar Time Computer, questa operazione a pulsante era una caratteristica, non un bug: parlava dello stesso futurismo ottimista dei telefoni a pulsante e delle calcolatrici digitali. 

E l’esperienza è stata una parte intrinseca del piacere di possederne e usarne uno: l’attivazione del display a LED ha avuto un fattore stupefacente che girare il polso per guardare un quadrante analogico non aveva.

Il nuovo PSR si differenzia dall’originale per un aspetto fondamentale: il display. Invece del display solo a LED dell’originale, che lasciava il quadrante completamente scuro quando il pulsante non veniva utilizzato, il PSR ha un display ibrido. Gli LCD riflettenti assicurano che il quadrante rimanga leggibile durante le ore diurne e premendo il pulsante si attiva un display OLED (diodo organico a emissione di luce) corrispondente, dando al PSR lo stesso pop scarlatto dopo l’orario di lavoro dell’originale. I miglioramenti moderni includono anche un vetro zaffiro molto spesso con rivestimento antiriflesso e una resistenza all’acqua di 100 metri.

Hamilton PSR vs Hamilton Pulsar

Il nome Pulsar è stato ripreso da un’altra azienda di orologi (Seiko), ma lo spirito vive sicuramente nel PSR. 

Sembra quasi come se dovessi assicurare la chiusura del braccialetto, tornerei improvvisamente indietro nel tempo. Visivamente, è difficile distinguere il nuovo PSR dal vecchio Pulsar, ma la tecnologia all’interno è aggiornata.

assemblaggio Hamilton PSR
Una fase dell’assemblaggio del Psr di Hamilton: il matrimonio tra il modulo elettronico con display ibrido Lcd/Oled e la cassa (40,8 x 34,7 mm) in acciaio

Il PSR non sarà mai il grande successo di una volta nel 1970. I fulmini colpiscono raramente due volte lo stesso punto. Il Pulsar era un prodotto degli albori dell’era digitale. La gente non era solo entusiasta dell’orologio, ma era anche entusiasta di far parte della nascita di un’era completamente nuova. 

L’orologio era solo un piccolo pezzo di quello. Ora siamo entrati nell’era digitale, forse al punto in cui ha trovato la sua strada in ogni singolo aspetto della vita quotidiana. E ironicamente, indosserei il PSR per allontanarmi da tutto questo.

Recensione Hamilton PSR

Nonostante l’80% del fatturato di Hamilton sia riconducibile all’orologeria meccanica, la riedizione «moderna» del Pulsar elettronico è molto più che un atto dovuto.

Il modello, iconico, ha segnato un’era, finendo perfino al polso di Roger Moore nel film «007 – Vivi e lascia morire» del 1973.

Disponibile in due versioni, acciaio e acciaio con trattamento PVD oro giallo, quest’ultima in serie limitata a 1.970 esemplari, l’orologio riproduce fedelmente l’originale cassa coussin del P2 e le sue stesse dimensioni di 40,8 x 34,7 millimetri.

Differente, rispetto al modello originario, il display per la visualizzazione dell’ora, protetto da vetro zaffiro con trattamento antiriflesso: l’Hamilton PSR è caratterizzato ad un display ibrido che riesce a combinare tecnologie LCD riflettenti, ossia il display OLED a emissione, a cristalli liquidi e a emissione di luce.

Il modello originale aveva un display solo a LED, il quale quando non attivo lasciava il quadrante completamente scuro (ossia quando il pulsante non veniva attivato), invece, con il suo quadrante ibrido il PSR, permette di essere sempre leggibile anche durante le ore diurne.

Digitando il pulsante verranno in questo modo visualizzati gli iconici numeri in OLED rosso chiaro dal design “digit dot”, caratteristica che riesce a donare al nuovo Hamilton PSR un look scarlatto come l’originale, mentre il display LCD permette, appunto, che la funzione dell’ora possa essere sempre visibile anche con zone molto luminose come alla luce del giorno; il display è privo di retroilluminazione e assicura, cosa molto importante, un consumo energetico molto basso.

Particolarmente confortevole il bracciale, realizzato nello stesso materiale della cassa e formato da tre file di maglie stondate e sagomate che si restringono verso il polso per chiudersi in una sicura fibbia déployante. Il movimento è al quarzo digitale, e l’impermeabilità è garantita fino a 10 atmosfere di pressione.

Per maggiori informazioni vi lascio di seguito i link delle due referenze:

Come sempre spero che questa recensione vi sia stata utile. Carmine

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3 risposte
  1. Io sono uno di quelli che lo ha comprato immediatamente appena uscito.
    Sono abbastanza soddisfatto sia della particolarità del progetto sia dell’indossabilità dell’orologio.
    Unico appunto..
    Oltre all’indicazione dell’ora…
    Almeno l’indicazione della data!.

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