L’indicatore di riserva di carica, pur non essendo la più sofisticata delle complicazioni orologiere, si rivela di sorprendente utilità . Tale funzione agisce come un misuratore del “carburante” rimasto nell’orologio, offrendo una visione chiara dell’energia residua nella molla. Un esempio particolarmente notevole di questa complicazione si trova in un modello Conquest di Longines del 1959, che rompeva gli schemi con un’interpretazione audace: al posto di una soluzione sobria e tradizionale, Longines introdusse due dischi rotanti al centro del quadrante per l’indicazione della riserva.
In occasione del settantesimo anniversario della linea Conquest, Longines rievoca questo pezzo storico con il rilancio del Central Power Reserve, un modello che omaggia l’eleganza degli anni ’50. Presentato in varianti di quadrante grigio, nero o champagne, il rinnovato Heritage Conquest Central Power Reserve incanta con il suo distintivo indicatore di carica, posizionato in modo originale e raffinato sul quadrant, inserendo due dischi concentrici al centro, per un’interpretazione tanto unica quanto affascinante dello stato di carica. Questa raffinata interpretazione arricchisce una delle complicazioni più dibattute nel mondo dell’orologeria con un tocco di eleganza distintiva.
Originariamente concepito per gli orologi da tasca utilizzati nelle ferrovie, l’indicatore di riserva di carica fece la sua comparsa sugli orologi da polso nel 1933, grazie a un modello prototipo sviluppato da Breguet. Con l’introduzione dei meccanismi automatici, questa funzione divenne essenziale per segnalare agli utenti quanto tempo l’orologio avrebbe potuto funzionare prima di necessitare una nuova carica.
Tale complicazione venne incorporata per la prima volta in una collezione di orologi da polso con la serie Powermatic di Jaeger-LeCoultre nel 1948, caratterizzata da un meccanismo di ingranaggi che interagiva con la ruota a cricchetto per muovere l’indicatore di riserva di carica. Le rappresentazioni più tradizionali di questa funzione includono finestrelle con indicatori cromatici che diminuiscono progressivamente, scale lineari, indicatori semicircolari simili a tachimetri, stili ispirati ai misuratori di benzina e le classiche indicazioni +/- o AB/AUF.
La collezione Conquest di Longines, introdotta nel 1954, si distingue per una delle rappresentazioni più innovative dell’indicatore di riserva di carica. Il modello automatico ref. 9028, aggiunto alla serie nel 1959 e mosso dal calibro Longines 292, si caratterizzava per un’originale visualizzazione della riserva di carica posizionata al centro del quadrante, realizzata mediante due dischi rotanti.
Il disco esterno, marcato con numeri da 0 a 45, iniziava a muoversi in senso orario quando la corona veniva caricata o attraverso il movimento naturale del polso, fino a che il “45” non si allineava con l’estremità rettangolare nera della lancetta sul disco più interno, segnalando il punto di carica completa. Da quel momento, i dischi procedevano nella loro rotazione congiunta, riducendo gradualmente la riserva fino a che il disco interno non ritornava in posizione antioraria al punto “0”, simboleggiando l’esaurimento dell’energia.
La cassa in acciaio da 38 mm del nuovo Longines Heritage Conquest Central Power Reserve rappresenta un’elegante novità nella linea Conquest, che reinterpreta con sottile modernità i tradizionali elementi degli orologi da sera. Pur presentandosi leggermente più grande del previsto per questo genere, con un eccesso di circa 1 mm che riflette la tendenza verso dimensioni più contenute, il design bilanciato e le rifiniture raffinate conferiscono all’orologio un fascino indiscutibile al polso.
La combinazione di una lunetta sottile e inclinata con un cristallo zaffiro leggermente bombato richiama lo stile degli anni ’50, ma Longines riesce a fondere questi elementi con un design contemporaneo delle anse, creando un’armoniosa fusione di passato e presente.
Le anse del Longines Heritage Conquest Central Power Reserve, caratterizzate da superfici lucidate e smussature pronunciate, potrebbero sembrare dominare esteticamente il corpo principale dell’orologio. Tuttavia, una sagoma ben pensata assicura che questi elementi rimangano armoniosi. Longines ha sapientemente progettato le anse con una curvatura discreta e un taglio quasi orizzontale e marcato, limitando così la lunghezza complessiva dell’orologio e il suo ingombro sul polso, il che conferisce alla cassa un aspetto elegante e discreto durante l’indosso.
Il contrasto è ulteriormente accentuato dalla finitura spazzolata sui fianchi della cassa, che introduce un elemento di robustezza visiva a complemento della sua estetica raffinata e luminosa. Sul retro, Longines ha scelto un fondello in vetro zaffiro, conferendo all’orologio un tocco di raffinatezza e una resistenza all’acqua fino a 50 metri, mantenendo una linea elegante e funzionale.
Il quadrante del Longines Heritage Conquest Central Power Reserve rappresenta l’attrazione principale dell’orologio, rimanendo incredibilmente fedele all’originale Conquest del 1959 che ne ha ispirato la creazione. Questo quadrante si distingue per la sua eleganza raffinata, richiamando lo stile degli anni ’50 con i suoi lunghi indici dorati sfaccettati, lancette a siringa in tinta e una finitura champagne opaca, impreziosita da sottili scanalature concentriche che delineano il perimetro esterno.
ùQuesti elementi creano una base armoniosa, ma sono le caratteristiche distintive dell’Heritage Conquest Central Power Reserve a conferirgli un’autentica unicità . Il datario posizionato a ore 12 introduce un tocco di originalità , tuttavia è l’innovativo indicatore della riserva di carica posizionato al centro a catturare veramente l’attenzione. Longines ha scelto un approccio non convenzionale, sostituendo la tradizionale lancetta con un insieme di dischi rotanti concentrici per una visualizzazione più dinamica dell’energia residua.
Nell’insieme dei dischi che compongono l’indicatore della riserva di carica del Longines Heritage Conquest Central Power Reserve, quello esterno è caratterizzato da un design a spirale che mostra in modo dinamico la scala delle ore di riserva di carica. Longines ha scelto un approccio innovativo, applicando questi numeri su un disco in movimento anziché su una scala fissa, permettendo così al quadrante di variare il suo aspetto nel corso della giornata, anche quando l’orologio è mantenuto alla massima carica.
Al di sotto di questo, troviamo il disco della riserva di carica, che presenta una lancetta minimalista (con la parte più ampia situata, curiosamente, all’estremità ). Questo disco si muove in relazione al disco a spirale durante la carica o la scarica, implicando una meccanica ben più articolata rispetto a una semplice lancetta. Questa sofisticata soluzione ingegneristica traduce in realtà un design raffinato tipico della metà del XX secolo, preservando una simmetria impeccabile del quadrante e conferendo all’orologio un aspetto sempre fresco e attuale, anche dopo indossi ripetuti.
Esaminiamo il meccanismo dell’indicatore di riserva di carica passo dopo passo.
- Nel momento in cui avviene la carica della molla, attraverso il movimento naturale del polso o ruotando manualmente la corona, il disco esterno si muove in senso orario verso le cifre più grandi, segnando l’incremento della riserva di carica.
- Questo disco continua a spostarsi fino a che non raggiunge il picco a 72 (posizionato tra il 64 e lo 0), momento in cui si allinea con il segnale rettangolare nero, indicando così che l’orologio ha raggiunto la carica completa. A questo punto, i due dischi procedono a muoversi sincronicamente, restando allineati e indicando lo stato di massima carica.
- Con l’utilizzo dell’orologio, mentre la molla perde tensione, il disco interno inizia a girare in senso antiorario. Questo movimento continua fino a quando il segnale rettangolare nero non si allinea con il numero 0, segnalando così che l’orologio ha consumato tutta la sua riserva di energia
Il movimento automatico L896.5, creato da ETA per Longines, si mostra in tutta la sua bellezza attraverso la finestra trasparente situata sul fondello serrato a vite. Questo calibro, concepito unicamente per questo modello, incarna le elevate prestazioni che abbiamo imparato a conoscere e apprezzare da Longines in questi ultimi anni.
Dotato di una riserva di carica di 72 ore e una frequenza di oscillazione di 25.200 oscillazioni orarie, il L896.5 si distingue già come un eccellente motore orologiero. Tuttavia, sono le sue capacità di precisione a impressionare maggiormente: nei nostri test, il L896.5 ha mostrato una variazione media di appena oltre -2,6 secondi al giorno, posizionandosi ben all’interno dei limiti richiesti per i cronometri COSC, anche se non è formalmente certificato come tale.
Incorporando una funzione di indicazione della riserva di carica, un bilanciere realizzato in silicio e una resistenza magnetica che supera di quasi dieci volte la norma ISO 764, il movimento L896.5 si afferma come un vero esempio di innovazione e avanzamento tecnologico. Sul fronte estetico, questo movimento si distingue per le sue finiture di pregio, tra cui il delicato perlage applicato sui ponti, le viti colorate di blu e un rotore impreziosito da Côtes de Genève meticolosamente realizzate. Longines completa questa opera con un elegante cinturino in pelle di alligatore nero, aggiungendo un tocco di raffinatezza tradizionale all’insieme.
A 4.300 euro, questo è sicuramente il lancio di Longines che mi ha colpito maggiormente dall’introduzione dello Spirit Zulu Time nel 2022. Offre un mix perfetto di eleganza e stile, con un tocco distintivo su una delle complicazioni tradizionalmente meno affascinanti dell’orologeria. Nonostante trae ispirazione da un design storico, creato per commemorare il 70° anniversario, riesce a essere contemporaneamente innovativo e fresco, sottolineando la profondità e la ricchezza degli archivi di Longines.
Creare un’indicazione della riserva di carica che sia sia esteticamente piacevole che funzionalmente distintiva, senza compromettere l’armonia del quadrante, rappresenta una sfida significativa nel mondo dell’orologeria, come molti appassionati possono confermare. Con il lancio del nuovo Heritage Conquest Central Power Reserve, Longines coglie l’opportunità di esibire non solo il suo ereditato senso estetico ma anche la sua maestria tecnica moderna.
Per maggiori dettagli, è possibile consultare il sito ufficiale di Longines.
Molto bello.
Viene prodotto in oro rosa ?
Se si mi mandate foto e prezzo.
Grazie
Ciao, al momento questa collezione è prodotta solo con le versioni descritte nella recensione.
Excelente reseña, la verdad es que este nuevo Longines es para mi de lo más atractivo.
Buen trabajo! siempre es un placer leerte.
Saludos desde Galicia.
Demetrio Seijas