Ogni giorno mi ritrovo a passare in rassegna una quantità notevole di orologi, valutando con attenzione quali meritano di entrare nelle mie guide all’acquisto. Quando si parla di cronografi – siano essi al quarzo oppure meccanici, a carica manuale o automatica – ho notato che la varietà di marchi e modelli, soprattutto nelle fasce accessibili, si sta lentamente riducendo.
Non molto tempo fa, con un budget intorno ai 2.000 euro, si poteva contare su una vasta gamma di proposte interessanti. Oggi, invece, diversi brand hanno riposizionato i propri cronografi meccanici su segmenti di prezzo più alti. Detto ciò, con un occhio attento e un po’ di pazienza, si trovano ancora opzioni davvero valide. Dopotutto, il cronografo, nato per misurare il tempo negli sport, continua ad essere una delle tipologie più apprezzate tra gli orologi sportivi. Qui sotto vi propongo la mia selezione aggiornata per il 2025, con modelli che spaziano dalle soluzioni più economiche fino alle proposte di alta gamma.
Indice dei contenuti
- 1 Perchè scegliere un cronografo e come funzionano
- 2 I 5 migliori Cronografi economici sotto i 1000 euro
- 3 I migliori 15 Cronografi automatici di fascia media
- 3.1 Baltic Bicompax 002
- 3.2 Doxa Sub 200 T. Graph
- 3.3 Eberhard & Co Tazio Nuvolari
- 3.4 Frederique Constant Flyback Chronograph Manufacture
- 3.5 Hamilton Intra-Matic Chronograph
- 3.6 Junghans Max Bill Chronoscope
- 3.7 Mido Ocean Star Chronograph Special Edition
- 3.8 Tissot PRX Chronograph Automatic
- 3.9 Seiko Prospex Speedtier
- 3.10 Tissot PR516 Chronograph Mechanical
- 3.11 Tissot PR516 Chronograph Auto
- 3.12 Venezianico Bucintoro
- 3.13 Vulcain Chronographe 1970’s
- 3.14 Wyler Vetta Jumbostar Crono 40 mm
- 3.15 Yema Speedgraf
- 4 I migliori Cronografi uomo di lusso
- 4.1 Audemars Piguet Royal Oak Offshore
- 4.2 Blancpain Air Command
- 4.3 Breitling Chronomat B01
- 4.4 Girard-Perregaux Laureato Chronograph Ti49
- 4.5 IWC pilot’s Chronograph 41 Top gGun Ceratanium
- 4.6 Longines Spirit Flyback
- 4.7 Omega Speedmaster Professional: il miglior cronografo meccanico in rapporto al prezzo
- 4.8 Rolex Daytona
- 4.9 TAG Heuer Carrera Glassbox
- 4.10 Tudor Black Bay Chrono
- 4.11 Zenith El Primero Chronomaster Original Triple Calendar
- 5 Cos’è un cronografo e come funziona
- 6 Tipi di cronografi
- 7 Una panoramica sui movimenti cronografici
- 8 Termini che avrete letto in questa guida sulle caratteristiche dei cronografi
- 9 In sintesi: quale cronografo da uomo comprare?
Perchè scegliere un cronografo e come funzionano
Cosa identifica un cronografo? È un orologio con una funzione supplementare, ideato per calcolare gli intervalli di tempo impiegati per compiere un dato tragitto. Da non mescolare con il termine ‘cronometro’, riferito a quei segnatempo dotati di meccanismi che mantengono la loro precisione entro un margine di dieci secondi al giorno.
Un cronografo si individua facilmente. Di solito, il suo quadrante ospita due o tre contatori, ciascuno dotato di lancette corrispondenti. Inoltre, presenta due pulsanti sulla carrure, che di norma sorgono vicino alla corona di carica. All’interno del suo ingranaggio, una componente si distingue per il suo ruolo fondamentale: la sottile e lunga lancetta centrale dei secondi cronografici. Questa è posizionata al di sopra delle lancette di ore e minuti e, al tocco del pulsante di avvio/arresto al numero 2 (mentre il pulsante al 4 è dedicato escl usivamente all’azzeramento), inizia a girare, completando un ciclo in 60 secondi. Con ogni ciclo completo della lancetta, una delle sfere nei contatori si sposta di un indice, segnalando il passaggio di un minuto. Lo stesso processo coinvolge la lancetta delle ore cronografiche: ogni 60 minuti, segna il passaggio di un’ora sul suo contatore.
Nel mondo dell’orologeria, il cronografo si distingue come una perfetta fusione tra bellezza e utilità, come dimostreranno i vari modelli che analizzeremo. Attraverso gli anni, l’interesse per questo strumento è rimasto costante, esercitando un fascino perpetuo e affermandosi frequentemente come uno degli oggetti più ambiti, indipendentemente dal fatto che si tratti di nuovi modelli o vintage
In questa guida alla scelta dei migliori cronografi da uomo del 2025 ho cercato di inserire quelli che sono i modelli più prestigiosi attualmente in circolazioni, quelli che non passeranno mai di moda e i cronografi automatici più accessibili.
Ho suddiviso i modelli in tre macro aree distinte per fascia di prezzo, dai cronografi più accessibili a quelli di fasci alta.
I 5 migliori Cronografi economici sotto i 1000 euro
Questa fascia di prezzo, comprende tantissimi orologi con meccanismo a quarzo. Ho selezionato quelli che a mio avviso valgono di essere presi in considerazione, come modelli meccanici (ci sono a questa fascia di prezzo), solari e al quarzo da altissime prestazioni (come Bulova).
Di seguito ma mia selezione dei migliori cronografi sotto i 1000 euro.
Bulova Lunar Pilot
Il Bulova Lunar Pilot è spesso definito “l’altro orologio lunare”. Perché?
Perché si tratta di una commemorazione di uno dei due soli orologi che sono stati legati agli uomini che hanno messo piede sulla luna, mentre l’Omega Speedmaster è sempre quello che riceve il maggior riconoscimento.
Il Lunar Pilot è un orologio straordinario, con un look vintage senza tempo. Bulova lo ha inoltre dotato della sua tecnologia al quarzo ad alte prestazioni (262 kHz), brevettato da Bulova, per una precisione ineguagliabile di secondi all’anno.
L’ispirazione viene dal cronografo Bulova indossato dal comandante della missione Apollo 15 nel 1971, e non sorprende che abbia anche una somiglianza con il primo orologio sulla Luna. Si tratta di un’edizione commemorativa “ufficiale” di quel cronografo originale, con dettagli del volo sulla luna sul fondello. Inoltre la cassa da 45mm è stata anche aggiornata con una da 43.5mm.
Per tutti gli altri modelli Bulova Lunar Pilor Cliccate qui.
Citizen Zenshin Crono Super Titanio
Non posso non parlare di questo cronografo: il Citizen Zenshin Crono Super Titanio. È stato il quadrante a colpirmi subito—quella texture così particolare ha qualcosa di magnetico, quasi ipnotico, e dona all’orologio una personalità davvero unica. Ha quell’equilibrio perfetto tra eleganza e sportività che lo rende estremamente versatile. Che si tratti di una serata più formale o di un’uscita informale, lui sta sempre bene al polso.
La cassa in titanio, unita al vetro zaffiro, fa davvero la differenza: è robusto, ma allo stesso tempo così leggero che spesso mi dimentico di averlo addosso. E per un cronografo non è cosa da poco. È uno di quegli orologi che non restano chiusi in scatola, ma diventano compagni quotidiani, parte integrante della mia routine.
Seagull 1963: il miglior cronografo meccanico economico
Sarebbe difficile trovare un cronografo meccanico a un prezzo migliore rispetto al Seagull 1963 e probabilmente non ne troverete uno con lo stessa tipologia di storia.
In un mercato in cui un cronografo con movimento meccanico e ad un prezzo inferiore ai 500 euro risulta praticamente introvabile, un’eccezione notevole è rappresentata da un orologio prodotto da un marchio che prende il nome da un volatile: il gabbiano, o Seagull in inglese. Il 1963 Chronograph trae le sue origini da un modello creato per l’aeronautica militare cinese nell’anno omonimo e si distingue per il calibro ST19 a carica manuale.
Questo movimento viene interamente prodotto nella fabbrica Seagull in Cina, utilizzando utensili acquisiti dalla società svizzera Venus, all’epoca leader nella produzione di movimenti. Il Seagull 1963 Chronograph, con cassa in acciaio da 38mm, si colloca come un autentico outsider in termini di rapporto qualità-prezzo e sfoggia un design militare di metà secolo, conferendo all’orologio un pedigree autentico e distintivo.
In alternativa al modello classico in alto, vi suggerisco anche di consultare le altre versioni con quadrante panda (qui per consultare tutte le offerte).
Seiko Speedtimer Chronograph SSC813
Nel 1969, Seiko lanciò il primo Speedtimer, un pioniere tra gli orologi cronografici a carica automatica, equipaggiato con il celebre Calibro 6139. Recentemente, il marchio giapponese ha reintrodotto lo Speedtimer all’interno della sua linea sportiva Prospex, sostituendo il movimento meccanico automatico con un innovativo calibro solare, il V192. Questo nuovo movimento, di elevata tecnologia, offre maggiore affidabilità e può funzionare fino a sei mesi con un’unica carica, ricavata da qualsiasi sorgente luminosa.
La lunetta fissa del rinnovato Speedtimer presenta una scala tachimetrica incisa, mentre il design del quadrante si contraddistingue per la sua intuitività. Le lancette centrali dei secondi e dei minuti trascorsi, posizionate sul sottodial delle ore 6, sono realizzate in rosso per facilitare la lettura delle informazioni cronografiche.
Timex Weekender chronograph
Ogni collezione di orologi necessita di un orologio robusto: un pezzo da indossare durante le faccende domestiche, il lavoro meccanico o qualsiasi altra attività che possa mettere a rischio l’integrità dell’orologio.
Timex, il rinomato marchio americano noto per la sua affidabilità e resistenza, offre un catalogo ricco di orologi robusti, tra cui uno dei suoi modelli più iconici, il Weekender. Nella sua versione cronografo, il Timex Weekender si presenta come un orologio di facile utilizzo, esteticamente gradevole e perfettamente funzionante, che non vi farà mai sentire a disagio mentre lo indossate.
I migliori 15 Cronografi automatici di fascia media
In range di prezzo di fascia media è molto interessante, perchè ci sono modelli dall’ottimo rapporto qualità/prezzo. Al fine di fornirvi una guida aggiornata e di qualità, ho selezionato cinque dei miei segnatempo preferiti con complicazione cronografica, disponibili tra i 1.000 e i 5.000 euro. Come sempre, mi sono impegnato nell’inserire anche marchi meno noti, così che anche gli appassionati più esperti possano scoprire qualcosa di inedito. Ma adesso basta con le premesse, diamo alla mia selezione:
Baltic Bicompax 002
Come si concilia il fascino vintage con un design originale? Baltic sembra avere sempre una risposta e con il suo cronografo Tricompax. Offre le caratteristiche dimensioni vintage di Baltic e lo stile panda (e reverse-panda) che tutti amano, ma anche un movimento meccanico svizzero, che fa salire il prezzo del microbrand a 1.933 euro.
Si tratta di una proposta di grande valore per la quale l’azeinda è nota. Gli orologi Baltic sono per lo più sotto i 1.000 euro, ma questo non è possibile per un cronografo meccanico svizzero.
Il Baltic Tricompax è equipaggiato con un movimento Sellita SW510-M a carica manuale, che assicura qualità costruttiva e attenzione ai dettagli, distintive del marchio Baltic. Con caratteristiche di pregio come il vetro zaffiro, questo orologio si pone come un’eccellente opzione in termini di rapporto qualità-prezzo.
Oltre al suo affascinante design vintage, uno degli aspetti più apprezzabili del Baltic Tricompax è la leggerezza della sua struttura: con un diametro di 39,5 mm e uno spessore contenuto di 13,5 mm (incluso il vetro), l’orologio risulta estremamente confortevole al polso.
Doxa Sub 200 T. Graph
Quando hai al polso un subacqueo Doxa, non passi inosservato—soprattutto se si tratta di questo modello, che sfoggia un arancione brillante impossibile da ignorare. A completare l’identità visiva così marcata ci sono la sua lunetta iconica e una presenza importante al polso. Il Sub 200 T.Graph riprende fedelmente un design del 1969 che, immagino, all’epoca doveva sembrare davvero imponente, mantenendo i suoi 43 mm di larghezza e la caratteristica cassa a barile.
Il bracciale “a chicchi di riso” aggiunge quel tocco vintage che personalmente trovo irresistibile. Ma il vero dettaglio che lo rende speciale è il cuore meccanico: al suo interno pulsa un Valjoux 7734 a carica manuale, completamente nuovo. Un movimento storico riportato in vita per un orologio che, a tutti gli effetti, ha qualcosa di davvero unico.
Eberhard & Co Tazio Nuvolari
In occasione del 130° anniversario della nascita di Tazio Nuvolari, Eberhard & Co. arricchisce la collezione dedicata al grande aviatore mantovano con un inedito modello da 41 mm che unisce elementi noti e dettagli innovativi.
Sul quadrante nero con decorazione a spirale, il motivo in rilievo del classico carapace circonda le iniziali del campione, e rimangono invariate le posizioni dei due contatori cronografici 6 e 12, e la prima discesa è bianca.
Un dettaglio che non può essere trascurato è l’uso discreto del giallo sulla scala tachimetrica del rehaut, la punta della lancetta centrale della lancetta dei secondi cronografici e le cuciture sul cinturino, strizzando l’occhio al colore della maglia che Nuvolari ha sempre usato nelle corse come portafortuna da indossare. Colpiscono anche i dettagli rosette sulla lunetta e sul fondello, che ospitano un movimento automatico basato sull’ETA-Valjoux 7750.
Frederique Constant Flyback Chronograph Manufacture
A meno di cinquemila euro, un movimento cronografico svizzero di manifattura non è niente male, soprattutto quando è contenuto in un pacchetto così attraente come quello presentato qui dal marchio svizzero Frederique Constant. Tuttavia, se al cronografo si aggiunge la complicata funzione flyback, non c’è nulla con cui confrontarlo al suo prezzo. Un numero di componenti non elevato per un cronografo flyback dalla struttura meno complessa rispetto a un crono tradizionale, con ruota a stella e non a colonne e uno spessore ridotto: il calibro automatico FC-760 presenta un modulo flyback composto da soli 96 componenti (su un totale di 233 per l’intero movimento).
Premendo il pulsante al 4 è possibile disinnestare il movimento dal cronografo e azzerare quest’ultimo. Una volta rilasciato il pulsante, il movimento e il cronografo si innestano di nuovo, e quest’ultimo può ripartire. Con cassa in acciaio placcata oro rosa, per la prima volta questo modello presenta contatori di un colore diverso rispetto al quadrante, a vantaggio di un’estetica più sportiva. Con un fascino sottilmente rétro e un tocco di sportività (in particolare nella versione con quadrante a panda rovesciato), il Flyback Manufacture offre un valore enorme in un orologio che si presta a essere indossato quotidianamente o in modo elegante.
Hamilton Intra-Matic Chronograph
L’Hamilton Intra-Matic Autochrono riprende con eleganza lo spirito del Chrono-Matic originale del 1968, uno dei primi cronografi a carica automatica mai realizzati. La cassa in acciaio da 40 mm, con le sue anse allungate, i pulsanti a pompa e l’ampia corona posizionata sul lato destro, conserva tutto il fascino retrò del modello storico.
Il quadrante “reverse Panda”, con fondo nero e contatori bianchi, è un omaggio all’estetica sportiva dell’epoca: la scala tachimetrica bianca corre lungo il bordo, mentre gli indici applicati con inserti luminescenti e i sub-quadranti a finitura a chiocciola a ore 3 e 9 completano il design con un tocco dinamico. A ore 12, spicca il logo Hamilton in versione vintage, quasi a voler rafforzare il legame con il passato.
Al suo interno batte il calibro automatico H-51 a carica manuale, che garantisce una riserva di carica di 60 ore. Il cinturino in pelle nera richiama immediatamente le atmosfere vintage delle corse d’epoca, valorizzando l’anima senza tempo di questo orologio dal carattere deciso.
In alternativa la collezione presenta anche delle referenze con meccanismo automatico, ossia l’Hamilton Intra-Matic Auto Chrono, per il quale ammetto che ho un debole, sopratutto per la Referenza Panda qui alto, dal design vintage e intramontabile.
Movimento Cronografico automatico con calibro H-31 (su base Valjoux 7750) con la molla principale è stata migliorata per aumentare una riserva di carica di 60 ore, cassa da 40 mm di diametro e impermeabilità fino a 100 metri.
Junghans Max Bill Chronoscope
Ispirato al celebre modello Max Bill di Junghans, il Chronoscope mantiene l’eleganza sobria e l’inconfondibile fascino originale conferiti al Max Bill standard dal suo omonimo designer. La lunetta si presenta estremamente sottile, mentre i quadranti secondari sono caratterizzati da fini tratteggi, creando un quadrante dall’aspetto bilanciato e minimalista.
Cassa da 40mm e movimento con calibro Junghans J880.2 automatico (base Valjoux 7750).
Mido Ocean Star Chronograph Special Edition
Un cronografo chiamato ad andare per mare, o a operare in situazioni di potenziale criticità, deve essere necessariamente tutelato da accorgimenti tecnici atti a preservarne tenuta stagna e integrità.
Così, partire dalla base strutturale e concettuale di un buon diver può rappresentare spesso un’ottima soluzione per raggiungere lo scopo con sicuro successo. Non è allora un caso che Mido abbia perfezionato il suo ultimo crono proprio all’interno della collezione Ocean Star, dal 1944 abilitata a performare sopra e sotto la superficie del mare.
La cassa, impermeabile fino a 20 atmosfere, è in acciaio con rivestimento in Pvd nero, un trattamento superficiale comportante un riporto metallico che, oltre a dare il proprio contributo sul fronte estetico, ne eleva la durezza e dunque la resistenza. I pulsanti cronografici dal canto loro sono invece dotati di sistema a vite per scongiurare un’involontaria attivazione sott’acqua. Una scala tachimetrica espressa in nodi sul rehaut consente infine di calcolare la velocità in navigazione. Con doppio cinturino, in tessuto tecnico (nella foto) e in caucciù.
Tissot PRX Chronograph Automatic
Il Tissot PRX Chronograph segue l’onda del successo ottenuto dai modelli a tre lancette del 2022, proponendo una versione cronografo dall’estetica raffinata. La cassa in acciaio satinato ha subito un incremento nel diametro, passando da 40 mm a 42 mm, ma si adatta armoniosamente alla maggior parte dei polsi grazie al suo spessore contenuto di 14,5 mm.
Tra le sue caratteristiche distintive, il cronografo PRX presenta un design retrò ma attuale con il bracciale integrato e una disposizione del quadrante bicolore in stile “panda“, “panda inverso“, sia ci colore blu o in nero, arricchita da contatori posizionati a ore 3, 6 e 9 e un datario a finestrella a ore 4.30. Le lancette e gli indici sono rivestiti di materiale luminoso per una migliore leggibilità.
Sotto la superficie, il robusto movimento Valjoux A05.H31 a carica automatica offre un livello di finitura di alta orologeria notevole per un segnatempo in questa fascia di prezzo, assicurando una riserva di carica superiore alla media, con ben 60 ore di autonomia.
Seiko Prospex Speedtier
Nel panorama dello sviluppo dei cronografi automatici, Seiko ha svolto un ruolo significativo. Nel 1969, la compagnia lanciò in Giappone il calibro 6139, uno dei primi cronografi automatici dotati di smistamento attraverso ruota a colonne e, novità assoluta, di un sistema di innesto verticale. Questo meccanismo divenne il fulcro della collezione Speedtimer, introdotta negli anni ’70. Attingendo a questa ricca eredità, Seiko nel 2021 ha rilanciato il nome Speedtimer con una nuova versione della collezione.
Quest’ultima, con la sua cassa in acciaio di 42 mm, si distingue per il quadrante panda tri-compax e la lancetta dei secondi cronografici con punta arancione, elementi che richiamano il design del modello originale. Il movimento utilizzato è il calibro automatico 8R48, anch’esso con innesto verticale e ruota a colonne, che offre una maggiore affidabilità e precisione nell’attivazione della lancetta dei secondi cronografici, eliminando il problema del “salto” tipico dei movimenti con innesto orizzontale. Inoltre, l’impiego della tecnologia Mems nell’escapement alleggerisce il meccanismo, migliorandone la stabilità e l’accuratezza.
Tissot PR516 Chronograph Mechanical
Tissot, spesso trascurato nell’elenco dei grandi orologi sportivi degli anni ’70, è noto oggi principalmente per il suo approccio accessibile all’orologeria svizzera e per il modello PRX. Tuttavia, il marchio ha una ricca storia di orologi sportivi eccezionali, inclusi cronografi, orologi da viaggio, subacquei e strumenti di cronometraggio specializzati, con una recente rinascita di questi classici nel suo catalogo. Il Tissot PR516 Chronograph Mechanical rappresenta l’ultima aggiunta, celebrando il patrimonio della linea “PR”, introdotta negli anni ’50 e divenuta iconica negli anni ’60 per il suo design robusto e lo stile distintivo.
Pur ispirandosi ai modelli degli anni ’70, il nuovo PR516 presenta aggiornamenti moderni: cassa più grande da 41 mm, spessore ridotto, vetro in zaffiro, impermeabilità migliorata e un bracciale aggiornato. Il design del quadrante rimane fedele all’originale, con lancette vivaci e il movimento Valjoux A05 a carica manuale, offrendo un omaggio moderno a un classico dell’orologeria con un equilibrio perfetto tra tradizione e innovazione.
Tissot PR516 Chronograph Auto
Tissot continua a collezionare successi e non sembra volersi fermare. Dopo il boom della linea PRX, anche il ritorno del PR 516 ha attirato parecchia attenzione tra gli appassionati. L’ultima novità è il PR 516 Automatic Chronograph, un modello che si inserisce alla perfezione nel filone neo-vintage grazie al suo look retrò e al bel quadrante Panda in blu e bianco, davvero ben bilanciato.
Attraverso il fondello in vetro zaffiro si può ammirare il movimento automatico Valjoux A05.231, una reinterpretazione moderna del celebre Valjoux 7753, messa a punto all’interno dello Swatch Group. Lavora a 28.800 alternanze l’ora e, una volta caricato completamente, garantisce un’autonomia di circa 68 ore. Si tratta di un cronografo a camme: il pulsante superiore serve per far partire e fermare la misurazione, mentre quello inferiore azzera le lancette. Il rotore scheletrato aggiunge un tocco estetico gradevole, anche se l’aspetto generale del movimento resta piuttosto tecnico e industriale.
A completare il tutto c’è un nuovo bracciale in acciaio con maglie multiple, ben costruito e in pieno stile anni ’70. Il prezzo di listino? 1.975 euro. Considerando il pacchetto complessivo, direi che Tissot ha centrato nuovamente l’obiettivo. Davvero un gran lavoro.
Venezianico Bucintoro
La mission sportiva di Bucintoro, nuovo cronografo di Venezianico, giovane brand italiano di orologi ispirato a Venezia. Prende infatti il nome dal magnifico veliero che un tempo era il Doge, la nave su cui prendeva il via la Regata Storica, competizione che vede impegnati i migliori vogatori sul Canal Grande.
La prima edizione è stata imitata a soli 300 pezzi, ora l’orologio si presenta in una cassa in acciaio inossidabile da 40 mm con superfici lucide e satinate alternate, proprio come i bracciali Canova del marchio. I contatori del cronografo a ore 3, 6 e 9 e un anello tachimetrico smaltato poggiano su un quadrante multistrato con decorazione soleil. Al centro c’è un movimento automatico NE88 prodotto da Seiko con ruota a colonne e innesto verticale.
Vulcain Chronographe 1970’s
Rivisitando il suo iconico cronografo degli anni ’70, Vulcain ci porta in un viaggio nostalgico attraverso il tempo. Oltre alla riedizione fedele all’originale, con il suo quadrante blu e contatori argentati, spicca anche la versione “reverse panda”. Quest’ultima si caratterizza per un quadrante nero che ospita contatori argentei, una scala tachimetrica sul rehaut, nonché lancette e indici dello stesso colore, tutti trattati con SuperLuminova per garantire un’eccellente leggibilità anche in condizioni di scarsa luminosità. L’orologio segue le orme del suo antecessore anche nelle dimensioni, mantenendo un diametro contenuto entro i 38 mm, in sintonia con le attuali tendenze estetiche.
Nonostante il design vintage, l’orologio nasconde una meccanica rinnovata. Pur rimanendo fedele alla tradizione della carica manuale, l’orologio è mosso dal moderno calibro Sellita SW510 M BH, dotato di smistamento a camme e di una generosa riserva di carica di 63 ore. L’aspetto estetico viene completato da una cassa in acciaio con una struttura gradonata, impermeabile fino a 50 metri, pulsanti a pompa e un raffinato cinturino in pelle di alligatore nero goffrato.
Wyler Vetta Jumbostar Crono 40 mm
Nuove intriganti opzioni cromatiche per i quadranti della serie di cronografi Jumbostar 40 mm di Wyler Vetta emergono con questa collezione. Il modello raffigurato presenta un quadrante bordeaux abbinato a un bracciale in acciaio, accompagnato da un secondo cinturino in pelle crema con cuciture bordeaux. Altre varianti includono un quadrante verde, che si accosta a un cinturino aggiuntivo in pelle color cuoio con cuciture écru, e una versione con quadrante grigio, corredato di un secondo cinturino in pelle grigia con cuciture écru (entrambi i modelli sono completati da un bracciale in acciaio come il primo). Novità significative si trovano anche negli indici, ora rivestiti di un materiale luminescente e ridisegnati per una lettura più agevole, e nel movimento adottato, il calibro automatico Landeron 72. La cassa, dotata di un vetro zaffiro antiriflesso bombato, accentua ulteriormente il fascino retrò degli orologi di questa collezione.
Yema Speedgraf
Il marchio francese Yema propone lo Speedgraf, un orologio dal classico look vintage e dotato di un quadrante a panda rovesciato, dimensioni contenute di 39 mm e specifiche tecniche di elevata qualità. Inoltre, il modello è equipaggiato con un interessante movimento Seiko, elemento peculiare poiché raramente si trova al di fuori degli orologi prodotti dal marchio giapponese stesso. Lo Speedgraf vanta anche una ruota a colonne e una frizione verticale, caratteristiche particolarmente apprezzate dagli appassionati di orologeria.
Ulteriori dettagli, quali gli indici applicati e il vetro zaffiro bombato in stile box, conferiscono al segnatempo un’aura di sofisticatezza, rendendo lo Speedgraf una proposta accattivante per gli estimatori del settore
I migliori Cronografi uomo di lusso
Spesso mi viene chiesto perchè il prezzo dei cronografi di lusso siano così alti. Sono tante le combinazioni che entrano in gioco. Facciamo chiarezza con qualche esempio: in un cronografo base come, come abbiamo visto, sono presenti due pulsanti, solitamente posizionati ai lati della corona dell’orologio, alle ore due e quattro. Il pulsante superiore è impiegato per avviare e fermare il conteggio del cronografo, mentre quello inferiore è generalmente utilizzato per azzerare tutti i contatori.
Naturalmente, vi sono delle eccezioni: alcune marche o collezioni presentano i pulsanti e la corona sul lato sinistro della cassa, mentre altri orologi dispongono di un solo pulsante, come nel caso del cronografo monopulsante. Esistono inoltre tipologie diverse, come il cronografo flyback, che permette di azzerare e far ripartire il contatore senza doverlo arrestare preventivamente. I cronografi in grado di misurare frazioni di secondo offrono livelli di precisione ancora più elevati; un esempio notevole è il TAG Heuer Mikrotimer, che può misurare tempi fino a 1/1.000 di secondo.
Ovviamente, cronografi di alto livello come quelli menzionati rappresentano complicazioni prestigiose e potrebbero non essere pratici per tutti. Di seguito la selezione che ho scelto per voi.
Audemars Piguet Royal Oak Offshore
Audemars Piguet dopo aver portato al debutto nel 2019 il calibro di manifattura 4401 – cronografo automatico integrato con ruota a colonne, frizione verticale, funzione flyback e autonomia di 70 ore – sull’allora inedita collezione Code 11.59 by Audemars Piguet riportato nel paragrafo precedente, lo ha adottato ora anche sul Royal Oak Offshore Cronografo di nuova generazione (in foto con cassa in titanio, lunetta, pulsanti e corona in ceramica, 42.700 euro).
Un modello evoluto anche nelle dimensioni da 43 mm, nel layout orizzontale dei contatori, nel design e nelle finiture dei dettagli così come nell’ergonomia, a vantaggio del comfort.
Blancpain Air Command
Nel 2019, Blancpain ha riportato alla luce il leggendario Air Command con un’edizione limitata in acciaio, un omaggio a un capitolo poco conosciuto ma affascinante della propria storia. Tutto nasce da un prototipo pensato per il Ministero della Difesa francese negli anni ’50, seguito poi da una versione prodotta in piccolissimi numeri per l’Aeronautica Militare statunitense. Due anni dopo, nel 2021, questo cronografo dallo stile dichiaratamente vintage è entrato nella collezione permanente con una cassa in titanio grado 23, un materiale rarissimo in orologeria e superiore per resistenza e leggerezza. Il quadrante blu dona un tocco moderno a un design intriso di riferimenti storici.
Tra i dettagli funzionali che richiamano l’epoca d’oro dell’aviazione spiccano la lunetta criccata bidirezionale, pensata per monitorare la riserva di carburante durante il volo, e la scala tachimetrica sul bordo del quadrante, utile per calcolare la velocità. A dare anima al tutto c’è il calibro F385 con funzione flyback, 50 ore di riserva di carica e una finitura opaca davvero inedita per gli standard solitamente raffinati di Blancpain—una scelta che sottolinea l’anima tecnica e concreta di questo segnatempo.
Breitling Chronomat B01
Il Chronomat di Breitling ha una storia affascinante che parte dal 1948, anno in cui debuttò con quella lunetta a ghiera scorrevole che sarebbe poi diventata un simbolo del celebre Navitimer. Ma è nel 1984 che il modello venne completamente rinnovato per rendere omaggio alle Frecce Tricolori, la prestigiosa pattuglia acrobatica italiana. In quella versione spiccavano il rehaut con scala tachimetrica e le caratteristiche “linguette da pilota” ai quarti d’ora sulla lunetta girevole, perfette per gestire un conto alla rovescia sfruttando il cronografo.
Nel 2020 Breitling ha dato nuova linfa al design con una serie di modelli più attuali, come questo in acciaio con l’inconfondibile bracciale Rouleaux, quadrante tricompax in stile panda e contatori a chiocciola ben distribuiti a ore 3, 6 e 9. Nei Chronomat più recenti, le linguette sono diventate intercambiabili, permettendo di scegliere se usarle per cronometrare i primi 15 minuti o per un countdown completo. A muovere tutto c’è il Calibro B01, il movimento automatico di manifattura Breitling, preciso, affidabile e decisamente all’altezza della sua eredità.
Girard-Perregaux Laureato Chronograph Ti49
Questo è senza dubbio uno dei miei preferiti, e non posso che essere felice nel vedere che anche altri nel nostro team lo hanno votato: sto parlando del Girard-Perregaux Laureato Chronograph Ti49. Già di per sé il Laureato è un’icona tra gli sportivi di lusso, ma in questa versione diventa qualcosa di ancora più raffinato e leggero, grazie alla cassa in titanio grado 5. Il quadrante grigio ardesia, con la classica lavorazione Clous de Paris e i contatori a finitura a chiocciola, contribuisce a creare un’estetica monocromatica sobria ma davvero affascinante—un look che, personalmente, continua a conquistarmi.
Il movimento GP03300-0141, un calibro cronografico automatico di manifattura, resta nascosto alla vista, ed è un peccato per gli amanti dei fondelli a vista, ma la scelta permette di contenere lo spessore complessivo a soli 12 mm, rendendolo incredibilmente indossabile. A chiudere il cerchio c’è il bracciale integrato in titanio, che esalta ancora di più la vocazione sportiva ed elegante di quello che, secondo me, è tra i migliori cronografi sportivi degli ultimi anni.
IWC pilot’s Chronograph 41 Top gGun Ceratanium
Il nuovo orologio di IWC si presenta come il primo cronografo da 41 mm della collezione Pilot’s Watches realizzato in Ceratanium, un materiale rivoluzionario lanciato da IWC nel 2019. Combinando la leggerezza e la robustezza del titanio con la durezza della ceramica, il Ceratanium si distingue per le sue eccezionali proprietà, e soprattutto per il suo aspetto nero opaco. Questa tonalità si riflette anche nel quadrante nero, con contatori, datario e cinturino in tonalità simile, impreziositi da sottili dettagli luminescenti su indici e lancette. All’interno, l’orologio ospita il calibro automatico di manifattura 69385, visibile attraverso il fondello in vetro zaffiro sfumato, con una frequenza di 28.800 alternanze/ora e una riserva di carica di 46 ore. L’orologio vanta una resistenza all’acqua fino a 100 metri.
Longines Spirit Flyback
Nel corso dei secoli, la funzione del cronografo ha subito una profonda evoluzione tecnica e concettuale, resa possibile grazie alla ricerca e alle competenze di alcuni marchi prestigiosi.
Tuttavia, anche un semplice cronografo ha i suoi limiti, come ad esempio l’incapacità di registrare due eventi consecutivi. Per colmare questa lacuna, nel 1925, Longines ha introdotto la funzione “ritorno in volo”, ideata per gli aviatori e brevettata dieci anni dopo con il modello Longines Spirit Flyback. Premendo il pulsante alle 4 (quello del reset) senza prima aver fermato la lancetta dei secondi, questa torna al punto di partenza e riprende immediatamente una nuova misurazione senza perdite di tempo.
Questa raffinatezza è giunta ai giorni nostri, evolvendosi e venendo riproposta dal marchio in un’inedita meccanica di manifattura con ruota a colonne certificata COSC, consegnata in occasione del nuovo Spirit Flyback. Questo modello, dotato di un anello della lunetta bidirezionale in ceramica, è l’ultimo arrivato in una famiglia di successo introdotta da Longines nel 2020.
Omega Speedmaster Professional: il miglior cronografo meccanico in rapporto al prezzo
Prodotto per la prima volta nel 1957, l’Omega Speedmaster si preannunciò fin da subito come un cronografo assolutamente rivoluzionario. Oggi può vantare una storia pari a pochi altri: al polso di Buzz Aldrin, nella storica passeggiata sulla Luna del 1969, divenne da allora il Moonwatch di Omega.
Lo Speedmaster Professional che si può acquistare oggi è quasi identico a quello indossato sulla luna nel 1969: ha la stessa forma e dimensione della cassa, lo stesso design del quadrante, persino quasi lo stesso movimento. E questo va bene. Lo Speedmaster degli anni ’60 è stato costruito per soddisfare gli standard incredibilmente severi della NASA e il suo status iconico di primo orologio sulla luna lo rende un must per ogni serio collezionista di orologi.
I puristi ovviamente potranno optare per lo Speedmaster Professional, quasi identico a quello indossato sulla luna nel 1969, con vetro in esalite e fondello chiuso (non a vista). Il calibro utilizzato è il movimento a carica manuale Omega 3861, diametro cassa da 42mm, impermeabile fino a 50 m e in vendita anche con il vetro Zaffiro.
La versione che vi propongo è quella con quadrante bianco, ispirato alle tute spaziali e al leggendario prototipo ALASKA I del 1969; questo orologio presenta appunto un quadrante bianco con dettagli neri in netto contrasto e una finitura laccata brillante, la prima del suo genere sul quadrante “step” del Moonwatch. La dicitura Speedmaster in rosso e la punta della lancetta dei secondi in tinta si distinguono vivacemente sullo sfondo bianco. Questa estetica trae ispirazione dalla cassa protettiva dell’ALASKA I e dalle strisce rosse tipiche del Comandante sulle tute degli astronauti.
Rolex Daytona
Il Rolex Cosmograph Daytona in acciaio, aggiornato nel 2023, è praticamente una scelta obbligata per chi ama i cronografi sportivi di alta gamma. Parliamoci chiaro: è tra gli orologi più desiderati in assoluto, non solo all’interno della galassia Rolex, ma dell’intera industria dell’orologeria. Il suo valore di mercato, appena si varca la soglia di un concessionario autorizzato con un modello nuovo al polso, schizza facilmente al doppio del prezzo ufficiale—e se si tratta del quadrante bianco, ancora di più rispetto a quello nero.
È lui che ha dato origine al concetto stesso di lista d’attesa nel collezionismo moderno. Con una cassa da 40 mm, un movimento cronografico interno con ruota a colonne e frizione verticale, e un’estetica sportiva senza tempo, è impossibile sbagliare. Il vero ostacolo? Trovare chi è disposto a vendertelo al prezzo di listino.
- Vi consiglio di leggere: I cronografi Rolex prima del Daytona
TAG Heuer Carrera Glassbox
TAG Heuer Carrera, un tempo icona indiscussa del design sportivo, negli ultimi anni aveva un po’ smarrito la sua identità, complice il susseguirsi di direzioni artistiche e strategie stilistiche spesso contrastanti. Con il nuovo Carrera Glassbox, però, sembra aver ritrovato parte del suo spirito originario. La cassa in acciaio da 39 mm, dal diametro sobrio e ben proporzionato, riporta la collezione su binari più equilibrati.
Il quadrante, dal look “panda”, è in realtà più argentato che bianco, ma questo dettaglio non toglie nulla al fascino complessivo dell’orologio. Al suo interno batte il movimento di manifattura TH20-00, dotato di una riserva di carica di ben 80 ore, ruota a colonne e frizione verticale – caratteristiche tecniche che lo rendono una scelta davvero valida per chi cerca un cronografo elegante, ma con una vocazione sportiva ben definita. Il tutto, rimanendo sotto la soglia dei settemila dollari. Un bel ritorno per una leggenda dell’orologeria.
Tudor Black Bay Chrono
Quando Tudor ha deciso di realizzare il primo cronografo per la sua celebre linea Black Bay, ha sorpreso tutti scegliendo di non appoggiarsi a Rolex, il suo marchio madre, ma a un’altra icona dell’orologeria sportiva: Breitling. Da questa collaborazione è nato il calibro MT5813, basato sull’affidabile movimento automatico Breitling B01. Parliamo di un cronografo integrato con ruota a colonne, certificazione COSC e una generosa riserva di carica di 70 ore—una combinazione che trasmette solidità e precisione.
La cassa da 41 mm in acciaio mantiene la robustezza tipica della serie, ma con un tocco diverso: la lunetta fissa in alluminio anodizzato mostra una scala tachimetrica, un chiaro richiamo al mondo delle corse piuttosto che alle profondità marine. La corona a vite e i pulsanti del cronografo assicurano un’impermeabilità fino a 200 metri, mentre il quadrante adotta l’apprezzatissimo layout “panda“, con i contatori a contrasto posizionati a ore 3 e 9, e il datario perfettamente integrato a ore 6.
Zenith El Primero Chronomaster Original Triple Calendar
Il Chronomaster El Primero Triple Calendar ha fatto un ritorno significativo, presentandosi nuovamente nel suo originale design di 38 mm insieme al prestigioso meccanismo cronografo El Primero capace di misurare fino a 1/10 di secondo. Questo modello si distingue per la sua presenza più marcata e fascino senza precedenti. Dotato di un triplo calendario e indicazione delle fasi lunari, sapientemente armonizzati nel quadrante a tre contatori (nonostante alcune possibili critiche per la posizione della data alle 4:30), è ammirevole come Zenith sia riuscita a confezionare queste caratteristiche in un guscio di dimensioni tradizionali che promette comodità di indosso (un dettaglio molto apprezzato).
Grazie alla sua dimensione contenuta e al suo look che bilancia eleganza e sportività, potrebbe essere considerato uno dei cronografi più adattabili attualmente disponibili sul mercato.
Cos’è un cronografo e come funziona
Innanzitutto, è fondamentale chiarire cosa sia un cronografo e come funziona. In termini semplici, si tratta di un cronometro integrato nell’orologio. La maggior parte dei cronografi presenta due pulsanti: uno per avviare e arrestare il timer e l’altro per azzerarlo. Inoltre, sono dotati di quadranti o registri per misurare i minuti e, spesso, le ore trascorse. Premendo il pulsante di avvio, la lancetta dei secondi del cronografo si attiva e registra i secondi fino al raggiungimento di un minuto. Successivamente, il registro dei minuti segna quel minuto, mentre la lancetta dei secondi prosegue nella sua marcia, fino a riempire i registri dei minuti e delle ore.
Ma perché mai qualcuno avrebbe bisogno di tale funzionalità?
Ci sono almeno due ragioni principali. Innanzitutto, i cronografi sono estremamente pratici. Che si tratti di tenere il tempo per il bucato, la cottura o la pausa tra una serie di esercizi e l’altra durante un allenamento, ci si sorprenderà di quante volte sarà necessario cronometrare qualcosa. In secondo luogo, e non esiste un modo più delicato per esprimerlo, i cronografi sono semplicemente affascinanti. Storicamente impiegati nell’ambito delle corse automobilistiche, dell’aviazione e perfino nell’esplorazione spaziale, molti personaggi iconici dello stile, come Paul Newman e Steve McQueen, i cosiddetti “re del cool”, sono noti per aver indossato orologi cronografici.
Tipi di cronografi
- Cronografo semplice: Il cronografo più basilare, e il più comune, è il cronografo semplice. Questo tipo di cronografo dispone di due pulsanti, solitamente posizionati a ore due e quattro. Il pulsante superiore generalmente avvia il cronografo con una singola pressione e lo ferma con una pressione successiva mentre è in funzione. Premendo il pulsante inferiore, il cronografo si azzera, così come tutti i contatori che lo stavano monitorando.
- Monopulsante: Un’alternativa piuttosto rara è il cronografo monopulsante. Questi meccanismi richiedono una progettazione ingegnosa, poiché utilizzano un unico pulsante – talvolta integrato nella corona stessa – che avvia, ferma e azzera il cronografo, offrendo un design sobrio e meno ingombrante rispetto al cronografo standard.
- Flyback: Un’altra variante rara di cronografo è il flyback. Nei cronografi convenzionali, premendo il pulsante di azzeramento mentre il cronografo è in funzione, non si ottiene alcun risultato o si rischia di bloccare il meccanismo. In un cronografo flyback, invece, premendo il pulsante di azzeramento mentre il cronografo è in funzione, la lancetta dei secondi torna a zero e riparte immediatamente. Questa complicazione è particolarmente utile per cronometrare intervalli consecutivi, come ad esempio i giri di pista.
- Rattrapante: Il cronografo più complesso e raro è il rattrapante, o cronografo sdoppiante. Questo tipo di movimento ospita due lancette dei secondi cronografici, sovrapposte. Mentre il cronografo è in funzione, premendo un pulsante (la cui posizione può variare a seconda del modello), una delle lancette dei secondi si “sdoppia”, registrando il tempo desiderato. Contemporaneamente, l’altra lancetta dei secondi prosegue ininterrottamente, monitorando il tempo trascorso. Una volta terminato, premendo nuovamente il pulsante, la lancetta dei secondi si ricongiunge alla sua gemella e prosegue la sua marcia discreta fino a quando non verrà richiamata nuovamente.
Una panoramica sui movimenti cronografici
Il movimento di un orologio è in pratica il suo cuore pulsante. È ciò che consente all’orologio di funzionare, di mantenere il tempo e, in questo caso specifico, di gestire il cronografo. Ecco i quattro tipi di movimenti che troverete in questa lista.
- Quarzo: Il tipo di movimento più accessibile è il quarzo. I movimenti al quarzo utilizzano batterie per alimentare un circuito elettronico oscillante regolato da un cristallo di quarzo. Richiedono una manutenzione minima, sono economici e precisano, ma generalmente meno apprezzati dagli appassionati di orologi per la loro mancanza di artigianalità e qualità costruttiva, nonché per fattori più intangibili come la storia e il romanticismo legati agli orologi meccanici.
- Meca-quarzo: Un tipo di movimento più recente che si è diffuso negli ultimi anni è quello “ibrido“. Utilizza un normale movimento al quarzo per il funzionamento dell’orologio, affiancato da un modulo cronografico meccanico. Questo consente alla lancetta dei secondi di avere un movimento meccanico che manca nella maggior parte dei cronografi al quarzo, oltre a una sensazione tattile più marcata dei pulsanti e alla percezione di avere al polso un vero meccanismo con ingranaggi. Disponibili da diversi produttori, molti orologi meca-quarzo sul mercato utilizzano movimenti della linea VK di Seiko.
- Carica manuale: Uno dei due tipi di movimenti meccanici, i movimenti a carica manuale devono essere caricati regolarmente per continuare a funzionare. Ruotando la corona, si carica la molla principale, che poi trasmette energia attraverso una serie di ingranaggi allo scappamento, il quale oscilla a una frequenza prestabilita per rilasciare lentamente l’energia e mantenere il tempo costante. Gli orologi a carica manuale devono essere caricati regolarmente per funzionare, solitamente ogni due giorni, a seconda della riserva di carica del movimento.
- Automatico: L’altro tipo di movimento meccanico è quello automatico. Funziona come quello a carica manuale, ma con una differenza cruciale. Sul retro del movimento è montato un rotore appesantito che permette anche di caricare la molla. Il rotore ruota liberamente quando l’orologio viene mosso, quindi finché si indossa un orologio automatico, questo continuerà a funzionare. Come i movimenti a carica manuale, anche gli automatici hanno una riserva di carica che consente all’orologio di funzionare per un paio di giorni senza essere indossato o caricato.
Termini che avrete letto in questa guida sulle caratteristiche dei cronografi
Nota: i termini seguenti si riferiscono specificamente ai cronografi. Per ulteriori definizioni sulla terminologia di base del cronometraggio, consultare la mia guida completa qui.
- Frizione: come il collegamento tra la trasmissione e il motore di un’automobile, si tratta dell’accoppiamento che collega la funzione cronografica al treno di ingranaggi principale del cronometraggio. La frizione può avere due orientamenti: orizzontale e verticale. Il primo è più comune, più semplice e più sottile, mentre il secondo, generalmente presente nei movimenti cronografici di fascia alta, garantisce un collegamento più fluido tra il cronografo e l’orologio principale.
- Leva a camme: Su molti cronografi meccanici di basso costo (in particolare l’onnipresente Valjoux 775), la leva a camme (detta anche “leva Coulisse”) è il sistema di leva e camme che si muove per azionare la funzione cronografo quando viene attivato il pulsante. Si tratta di una soluzione relativamente economica, anche se robusta.
- Ruota a colonne: Come la leva a camme, la ruota a colonna attiva il cronografo ma assume l’aspetto di una piccola ruota a forma di torretta che avanza quando si preme il pulsante. L’azione è molto più fluida rispetto alla leva a camme e la realizzazione del pezzo richiede una maggiore precisione, rendendolo così più desiderabile agli occhi di molti collezionisti.
- Flyback: Un tipo di cronografo che può essere azzerato senza interrompere la funzione cronografica (necessaria in un cronografo normale); ciò consente all’utente di effettuare più scatti in rapida successione.
- Pulsante: Pulsante di un orologio cronografo che avvia, arresta e azzera il meccanismo del cronografo. La maggior parte dei cronografi è dotata di due pulsanti: uno per l’avvio e l’arresto del meccanismo, l’altro per l’azzeramento (anche se queste funzioni sono talvolta combinate negli orologi con un solo pulsante, chiamati monopulsanti).
- Quadrante secondario: Un quadrante più piccolo all’interno del quadrante principale dell’orologio. La maggior parte dei cronografi ne possiede due (layout bi-compax) o tre (layout tri-compax). In genere, registrano i secondi correnti per la funzione oraria principale, i minuti per la funzione cronografica e le ore per la funzione cronografica.
- Tachimetro: Scala posta intorno al quadrante di un orologio che serve a calcolare la velocità. Chi lo indossa deve semplicemente prendere nota di quanti secondi passano per percorrere un miglio e fare riferimento alla scala per conoscere la propria velocità. Le scale tachimetriche sono spesso presenti nei cronografi da corsa e si trovano all’esterno del quadrante o sulla lunetta.
- Valjoux 7750: un movimento cronografico automatico progettato nel 1973 da Valjoux (ora prodotto da ETA) che è diventato un calibro onnipresente nel settore. Se si acquista un orologio cronografo a basso costo che non ha un movimento sviluppato in-house, è molto probabile che abbia al suo interno una qualche forma di 7750.
In sintesi: quale cronografo da uomo comprare?
Pur diversi nelle caratteristiche tecniche e nel prezzo, sono tutti cronografi interessanti dal punto di vista meccanico e costruttivo, nonché funzionale. Si parte dagli entry level di Tissot e Hamilton, che sui 2.000 euro offrono dei crono affidabili e dall’estetica accattivante, con un movimento che nel settore è definito un “trattore”, non raffinato (lo smistamento a camme rende più duro e meno preciso l’azionamento), ma davvero affidabile.
Con poco meno di 2.000 euro in più si possono acquistare i modelli Seiko, che aggiungono il plus con le edizioni limitate e della ruota a colonne, seppure con un movimento modulare, più spesso e meno affascinante.
Nella fascia media dei 5.000 euro, TAG Heuer offre la sua esperienza nella produzione dei contasecondi e dei cronografi e il Carrera è uno dei modelli che ha raccolto maggiori successi. Con un movimento analogo al calibro 02 di TAG Heuer, ma superiore in termini di habillage, il suo nuovo bracciale Rouleaux e la lunetta lavorata, il Breitling sale di prezzo e si fa acquistare a poco più di 8.000 euro. Nella stessa fascia anche il Portugieser di IWC che trova nuova linfa nella nuovissima versione braccialata.
Sui 10.000 euro le offerte sono quelle di Rolex, Zenith e Blancpain, con questi ultimi che beneficiano di soluzioni tecniche interessanti legate all’alta frequenza (soprattutto Zenith, l’unico a misurare il centesimo di secondo).
Spero che questa carrellata di Cronografi e di informazioni vi sia stata utile.
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Se avete suggerimenti da dare, sarò felice di prenderli in considerazione. Carmine