Trasformare un tradizionale orologio da polso in un modello sportivo è un processo complesso che richiede più di semplici modifiche estetiche e rinforzi meccanici.
Non basta aggiungere qualche particolare e irrobustire alcuni componenti dell’orologio per trasformare un modello adatto all’uso cittadino in una sorta di segnatempo sportivo da poter indossare ovunque, anche in profondità acquatiche.
Il NOMOS Ahoi Neomatik Atlantic, venduto a 3.440 euro, è un esempio di come Nomos Glashütte, un marchio che nel corso di tre decenni si è distinto per il suo stile pulito e per le sue soluzioni tecniche avvincenti, abbia saputo portare il fascino raffinato dell’orologeria in un contesto sportivo. Questo modello è la dimostrazione che il marchio è riuscito a superare con successo questa sfida, reinventando le tradizioni dell’orologeria in un contesto moderno e dinamico.
Il progetto NOMOS Ahoi Neomatik Atlantic risiede principalmente nella sua cassa, una realizzazione che mantiene l’essenziale ed elegante tratto curvilineo, offrendo due opzioni di diametro, una più sottile da 36,3 millimetri (l’orologio in foto è le referenza 567) e una più ampia di 40 millimetri. Per rendervi l’idea e aiutarvi con le immagini, io ho un polso con una circonferenza di 17,5 cm.
Un tratto distintivo del design è il vetro zaffiro a cupola che protegge il quadrante, sottoposto a un doppio trattamento antiriflesso, così come le robuste spallette che proteggono la corona di carica, la quale risulta ora ulteriormente preservata da urti, colpi accidentali e dall’acqua.
Questa raffinata architettura risulta di notevole impatto, mantenendosi al di sotto dei dieci millimetri di spessore – per l’esattezza 9,6 millimetri – e offrendo una resistenza all’acqua fino a 20 atmosfere.
Il quadrante del NOMOS Ahoi Neomatik Atlantic, il cui blu scuro si inclina verso il nero per aumentare l’audacia del design, aderisce fedelmente alla estetica di Nomos Glashütte, un marchio dichiaratamente ispirato al Bauhaus, che tuttavia interpreta i principi filosofici di quest’ultimo in una chiave moderna.
È difficile da rendere nelle fotografie, ma soprattutto alla luce naturale, perchè il quadrante sembra quasi brillare.
Gli indici e i numeri arabi stilizzati delle ore sono rivestiti di SuperLuminova verde, così come le lancette centrali di ore e minuti, creando un contrasto che assicura la massima leggibilità del tempo in tutte le condizioni di luce. La lancetta dei secondi, di colore rosso, si muove sul contatore posto alla posizione delle 6, e la scritta “Made in Germany” conferma la provenienza tedesca dell’orologio.
Attraverso il fondello in vetro zaffiro, fissato alla cassa con sei viti, si può ammirare il calibro Duw 3001 Neomatik, realizzato in-house e a carica automatica. Questo calibro, prodotto nei laboratori di Nomos Glashütte, si distingue per la sua sottigliezza, con un spessore di soli 3,2 millimetri, e un diametro complessivo di 28,8 millimetri.
Il DUW 3001 rappresenta un grande passo avanti per Nomos (rappresenta il decimo calibro di manifattura realizzato interamente in-house), dal treno di ingranaggi fino al modulo di scappamento Swing-System, un dispositivo proprietario che ha richiesto alla marca tedesca ingenti investimenti (ben 11,4 milioni di euro) e 7 anni di studi e ricerche a braccetto con la Technical University di Dresda. Nomos, tradizionalmente conosciuta per i suoi calibri a carica manuale, presenta ora un modello automatico che, nonostante l’aggiunta di questa caratteristica, conserva un profilo straordinariamente sottile di appena 3,2 millimetri.
Lo spessore di questo calibro consente agli orologi equipaggiati con questo movimento di mantenere appunto un’altezza assai discreta, solitamente inferiore ai 9/10 millimetri. A titolo di confronto, i 3,2 millimetri del DUW 3001 sono veramente esigui se paragonati ad altri movimenti automatici nel settore. Ad esempio se consideriamo il calibro, condiviso tra Jaeger-LeCoultre, Vacheron Constantin e Audemars Piguet, misura 2,45 millimetri, mentre un Jaeger-LeCoultre Master Ultra-Thin Moon misura 4,9 millimetri e un tradizionale ETA 2892 (già considerato piuttosto piatto) si posiziona a 3,6 millimetri.
Nonostante il suo profilo ridotto, il Nomos DUW 3001 offre una riserva di carica rispettabile di 43 ore, un rotore bidirezionale, 27 rubini, oltre allo scappamento realizzato in-house.
Particolarmente accurate risultano le finiture, con decorazione a onde di Glashütte, perlage e anglage di ponti e platina, viti azzurrate e l’indicazione Nomos Glashütte Deutsche UhrenWerke incisa sul rotore. Attestazione ulteriore dell’origine geografica del calibro. Infine, il calibro può essere regolato in sei posizioni, un elemento distintivo che contribuisce alla sua reputazione di eccellenza tecnica. Impressionante, non è vero?
L’Ahoi di NOMOS offre una sorprendente presenza visiva che ha conquistato anche gli osservatori meno appassionati di orologeria. Questo grazie al riuscito equilibrio del marchio tra discrezione e dichiarazione di stile. Indossare l’Ahoi è una vera gioia: un rapido movimento della fibbia, un leggero tirare il cinturino e l’orologio si adatta perfettamente, con naturalezza e comfort, al polso.
Sorprendentemente, il cinturino dell’Ahoi ha attirato più attenzioni del previsto, probabilmente grazie alla sua inaspettata eleganza informale e sottile. L’anti-conformismo implicito del suo cinturino lo rende ancora più attraente.
Nonostante la sua predominante natura sportiva, l’Ahoi potrebbe essere indossato anche in contesti più formali, se abbinato con la giusta sicurezza. Nonostante il cinturino in Nylon possa sembrare fuori luogo con un blazer su misura, l’orologio dispone di sufficienti accenti di design raffinati da elevare il suo status oltre il comune e il casuale.
L’Ahoi Date Atlantic di NOMOS, progettato dalla Berlinerblau, l’agenzia di design interna di NOMOS, si ispira fortemente alla filosofia di design del Bauhaus e del Deutscher Werkbund, dove “la forma segue la funzione”. Il marchio tedesco si impegna nel realizzare un quadrante che, pur essendo intuitivo e funzionale, offre un’estetica di raffinata eleganza che non perde il suo fascino nel tempo.
La cassa, oltre ad ospitare e proteggere il movimento, si integra perfettamente con il polso, il risultato di queste scelte pratiche è una cassa gradevole alla vista, con anse sottili, superfici lucide e una caratteristica protezione della corona.
Anche il movimento aderisce al principio “la forma segue la funzione”: i dettagli di rifinitura, oltre a migliorare la resistenza alla corrosione, donano un piacere visivo. In sintesi, l’Ahoi Date Atlantic esemplifica perfettamente il principio del design dove la “forma segue la funzione”.
Questo orologio garantisce sopratutto una certa resistenza. Chi lo indossa non sentirà la necessità di rimuoverlo alla prima goccia di pioggia o di sostituirlo con un orologio più casual quando veste in modo informale o per occasioni in cui desidera fare colpo.
Infine, c’è la questione del desiderio di possederlo. Lavorando nel campo dell’orologeria di alto livello, mi capita spesso di restare incantato da particolari pezzi, soprattutto se li indosso per periodi prolungati. L’Ahoi Date Atlantic di NOMOS Glashütte è il primo orologio da molto tempo che mi ha fatto pensare seriamente a un acquisto personale.
Vi lascio con la mia video recensione che trovate anche sul canale YouTube del blog:
Per maggiori informazioni sull’orologio e sull’intera collezione, vi invito a consultare il sito ufficiale di NOMOS.