Se siete collezionisti e appassionati di Speedmaster, saprete sicuramente come è nata la sua storia. Nel 1964, la NASA lanciò una gara per selezionare l’orologio ufficiale del programma spaziale, un orologio che dovesse superare una serie di rigorosi test (pressione, temperature estreme, resistenza alla corrosione, urti, accelerazioni e vibrazioni, solo per citarne alcuni) per dimostrare la sua capacità di affrontare le sfide dell’esplorazione spaziale.
Tra i concorrenti c’erano il Longines Wittnauer 235T, il Rolex Daytona Ref. 6238 e l’Omega Speedmaster ST105.003. Come ormai sapete, fu proprio lo Speedmaster a vincere, e dal 1° marzo 1965 divenne l’orologio ufficiale della NASA. Da quel momento, questa tradizione è stata mantenuta, con ogni Moonwatch prodotto che riporta l’incisione sulla cassa.
Probabilmente molti di voi penseranno: “Un altro Moonswatch?” e capisco benissimo il dubbio. Ma questa volta, per celebrare i 60 anni dal primo volo ufficiale dello Speedmaster e quasi 60 anni dal momento in cui Ed White indossò uno Speedy durante la sua escursione spaziale di 20 minuti durante la missione Gemini IV, Omega e Swatch hanno svelato un MoonSwatch commemorativo che unisce passato e presente.
La prima caratteristica che salta all’occhio è il quadrante bianco, un richiamo sia al Moonswatch di Snoopy (che è anche parte della mia collezione), ma soprattutto al Speedmaster bianco del 2024, che ha acceso la passione nel mondo dell’orologeria dopo che Daniel Craig lo ha indossato durante l’evento Planet Omega a New York nel 2023.
Siamo realistici: questi modelli non solo catturano l’attenzione degli appassionati, ma sono sempre più spesso visti sui polsi di molte persone.
La fila per acquistare questi orologi sembra non finire mai, e quando questo modello, che sarà rilasciato il 1° marzo 2025 per celebrare i 60 anni dall’abilitazione al volo, verrà messo in vendita, la storia si ripeterà.
Il quadrante bianco è sicuramente affascinante, ma non necessariamente in stile vintage. Guardando con maggiore attenzione, si può notare il logo Omega in nero, applicato in modo simile a quelli degli orologi d’epoca, come sul modello ST105.003.
E poi c’è il marchio Omega, che si ripete anche sul cinturino, insieme al logo storico. È la prima volta che Omega sceglie di richiamare il passato nel design di un MoonSwatch. Mi viene in mente che Blancpain abbia fatto qualcosa di simile con alcune varianti dello Scuba Fifty, un altro pezzo che, tra l’altro, ho in collezione.
La cassa si presenta in una tonalità di grigio chiaro, con un effetto metallico che richiama l’acciaio, mentre il cinturino si abbina perfettamente a questa nuance. Il quadrante, invece, rivela alcuni dettagli particolari e curiosi che hanno catturato la mia attenzione. Se lo osservate attentamente, noterete che i contatori non seguono un schema tradizionale.
C’è un contatore delle 13 ore posizionato a ore 10, un contatore dei 65 minuti a ore 2 e il classico contatore dei 60 secondi a ore 6. Ma c’è un motivo per questa scelta: i contatori a ore 9 e 3 permettono di leggere l’anno “1965” sul quadrante, mentre il 60 si collega al 60° anniversario.
Questo design non è solo estetico, ma ha anche una funzione specifica: in pratica la lettura del cronografo è un po’ diversa, poiché il contatore parte prima dai 65 minuti e solo dopo passa alle ore. Le lancette sono progettate in modo che i contatori a ore 10 e 2 eseguano un “giro d’onore” al termine del 64° minuto. Il contatore delle ore 10 ruota una volta, visualizzando un’ora in più, mentre quello delle ore 2 compie lo stesso movimento e mostra il 5° minuto. Senza far ripartire il contatore dei minuti (ore 2) da zero, è possibile leggere l’ora normalmente, sommando le ore e i minuti. Questo meccanismo si ripete ogni 65 minuti, con entrambi i contatori che compiono il movimento simultaneamente.
Un po’ complicato, ma senza dubbio affascinante vedere un livello di complessità simile su un orologio al quarzo (considerando che nella versione precedente avevano praticamente introdotto un indicatore delle fasi terrestri).
Questi orologi, soprattutto nelle ultime edizioni, non smettono mai di stupire, e anche in questo caso, la sorpresa riguarda il lume. Ogni cifra di riferimento – 19, 65 e 60 – si illumina insieme alle lancette e agli indici. Come già accennato, questa nuova versione del 1965 sarà disponibile nelle boutique Swatch a partire dal 1° marzo al prezzo di 275,00 euro.
Se decidete di visitare una boutique Swatch per il lancio, troverete una valigetta con versioni modificate Swatch dell’orologio Wittnauer e di un misterioso cronografo “X”, di cui non sono stati forniti ulteriori dettagli. Il modello 1965 non sarà disponibile online, quindi l’unico modo per acquistarlo sarà mettersi in fila… fisicamente.