La collezione d’orologi di Michael Schumacher venduta all’asta: oltre 4 Milioni di ricavo

Il 14 maggio presso il Four Seasons di Ginevra, si è tenuta l'asta di orologi rari che includeva anche una sezione riservata agli orologi di Michael Schumacher. Tra gli otto pezzi in vendita, che raccontano i trent'anni di carriera dell'ex pilota tedesco, due modelli in particolare hanno attirato l'attenzione dei collezionisti.

orologi di Michael Schumacher

A volte, il valore di un orologio non risiede tanto nella sua meccanica quanto nella storia che porta con sé. Il Daytona “Paul Newman” appartenuto all’attore americano ne è un esempio.

Allo stesso modo, eventi come l’asta di questa settimana presso Christie’s a Ginevra dimostrano che gli orologi possono rappresentare qualcosa di più. In quest’occasione, Christie’s non si limita a mettere all’asta semplici pezzi d’orologeria; offre orologi che sono stati sia creati che posseduti da leggende. Questi modelli includono orologi commissionati come omaggio a Michael Schumacher, una delle figure più iconiche dello sport, celebrando così la grandezza attraverso il tempo.

orologi di Michael Schumacher

L’asta di Christie’s, denominata “Rare Watches Including the Property of Michael Schumacher”, del 14 Maggio 2024 ha presentato una collezione esclusiva di orologi F.P. Journe in rutenio, numerata 92 su 99 set totali, offerti singolarmente, con punte massime di valutazione per il Chronomètre à Résonance e il Tourbillon.

L’asta ha incluso anche due Daytona di Rolex, uno è la ref. 6241 in oro con una lunetta sostituita e un quadrante aggiuntivo “Paul Newman”, e l’altro è la ref. 6262 “Paul Newman”(valore tra 210 e i 410mila euro). In termini di narrativa e unicità, i veri gioielli dell’asta sono rappresentati da due pezzi unici di Audemars Piguet e F.P. Journe, che si distinguono per la loro singolare provenienza e artigianato.

Audemars Piguet Royal Oak Chronograph di Schumacher

orologi di Michael Schumacher

L’Audemars Piguet Royal Oak Chronograph in oro bianco, risalente al 2003, era valutato tra i 160 e i 260 mila euro. Questo orologio si distingue per il “Cavallino Rampante” posizionato sul quadrante alle sei e per un casco rosso e giallo della Ferrari situato sul totalizzatore delle dodici ore, a nove. È evidente che l’orologio sia stato indossato nel tempo, come dimostrano i graffi sulla lunetta – testimonianza che anche i campioni mondiali non sfuggono ai segni del tempo sul loro Royal Oak.

Un dettaglio di personalizzazione particolarmente speciale è visibile sul quadrante alle tre, dove compaiono sei stelle e un numero “1” al centro, celebrando i sei titoli mondiali di Formula 1 vinti da Schumacher fino a quella data. Sul retro, il fondello presenta una corona d’alloro che incornicia gli anni di vittoria di Schumacher: 1994 e 1995 con la Benetton, e dal 2000 al 2003 con quattro successi consecutivi alla guida della Ferrari. Sotto la scritta “Royal Oak” si trova inciso “J. Todt pour M. Schumacher, Noel 2003”, un tocco personale dall’allora Direttore della divisione corse di Scuderia Ferrari, Jean Todt.

Vagabondage di F.P. Journe

orologi di Michael Schumacher

L’anno seguente, Jean Todt avrebbe celebrato il settimo titolo mondiale di Schumacher, un record all’epoca, con un altro orologio eccezionale, questa volta realizzato da F.P. Journe. Prodotta nel 2004, questa versione unica del Vagabondage 1 in platino è stata creata due anni prima del suo lancio commerciale nel 2006, rendendola uno dei primissimi prototipi della serie Vagabondage.

Questo esemplare aveva una valutazione impressionante di tra 1,1 e 2,1 milioni di euro. Il Vagabondage di F.P. Journe ha una storia affascinante: nel 1997, François-Paul Journe creò un orologio da polso unico denominato “Carpe Diem”, caratterizzato da ore saltanti che si muovevano intorno a un bilanciere centrale visibile e dotato di movimento automatico. Nel 2003, Journe produsse tre pezzi unici in tre differenti metalli (oro rosa, giallo e bianco) per un’asta di beneficenza ICM, anch’essi con la peculiarità delle ore saltanti e del bilanciere centrale, e li battezzò “Vagabondage”. Questi modelli sarebbero stati successivamente prodotti in tre serie distinte, con l’ultima lanciata nel 2017, prima della loro dismissione definitiva.

 

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Oltre quattro milioni di euro di ricavi dalle vendite degli orologi di Schumacher

Non sono stati divulgati i nomi dei vincitori delle aste, ma è noto che un solo collezionista ha acquistato cinque degli otto orologi disponibili, mentre gli altri pezzi sono stati venduti individualmente. Il totale ricavato ha leggermente superato i quattro milioni di euro. Dopo l’evento, Christie’s ha comunicato che: “Gli orologi hanno suscitato interesse a livello internazionale e sono stati acquisiti da collezionisti privati.

Il pezzo di maggior prestigio era l’orologio realizzato da FP Journe, commissionato da Jean Todt come regalo di Natale per il 2004, l’anno dell’ultimo titolo di Schumi. Questo orologio si distingue per il suo quadrante di un vivace rosso, colore iconico della Ferrari, e reca il numero 7, un casco e i sette titoli mondiali. L’acquirente ha pagato 1,5 milioni di euro per questo pezzo (incluso il 25% di commissione per Christie’s). Il Rolex Daytona di Schumacher ha raggiunto i 250.000 euro, mentre l’Audemars Piguet è stato venduto per 330.000 euro. Il record di prezzo è stato raggiunto da un Patek Philippe del 1948, un orologio antico e magnificamente conservato che ha superato i 2 milioni e 400 mila franchi svizzeri, equivalente a circa 2 milioni e mezzo di euro. Questa è stata la cifra più alta mai raggiunta in una asta primaverile per un orologio da Christie’s.

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