Diamo il benvenuto alla nuova collezione Cubitus di Patek Philippe

Patek Philippe Cubitus

Dallo scorso 13 ottobre, quando è trapelata la notizia del lancio di una nuova serie di orologi Patek Philippe, il mondo degli appassionati si è acceso di entusiasmo, tra speculazioni, indiscrezioni e discussioni su un possibile nuovo modello sportivo con bracciale integrato: il Cubitus. Ora che la collezione è ufficialmente svelata, non c’è dubbio che si accenderanno ulteriori dibattiti. Prima di scrivere la mia opinione, ho voluto esplorare le reazioni sui social e sui forum specializzati, per capire come il pubblico ha accolto questa novità.

Essendo la prima collezione completamente inedita di Patek Philippe in oltre venticinque anni, era quasi inevitabile che dividesse gli appassionati, e la linea Cubitus sembra particolarmente predisposta a suscitare opinioni contrastanti. Con questo contesto, andiamo a scoprire la nuova gamma di orologi sportivi con bracciale integrato firmati Patek Philippe, che comprende i modelli Cubitus ref. 5822P-001, 5821/1AR-001 e 5821/1A-001.

Patek Philippe Cubitus

Prima di approfondire i dettagli della nuova collezione Patek Philippe Cubitus, è importante inquadrare il contesto. Questo lancio rappresenta un evento significativo non solo per la maison ginevrina, ma anche per l’intera comunità di collezionisti. Non c’è alcun dubbio a riguardo. Sebbene Patek sia nota per presentare spesso nuove creazioni, l’introduzione di una collezione completamente nuova è qualcosa di raro. Se guardiamo indietro agli ultimi decenni, molti dei nuovi modelli si sono aggiunti a collezioni già esistenti. L’ultima volta che abbiamo visto una collezione totalmente inedita risale al 1997, con l’arrivo dell’Aquanaut. Prima ancora, il Gondolo nel 1993 e, ovviamente, il leggendario Nautilus nel 1976. Dopo 25 anni, l’introduzione di una nuova linea non può essere casuale: c’è sicuramente una strategia dietro. Secondo me, Patek ha voluto proporre qualcosa di innovativo, pur mantenendo la propria identità, evitando di prendere rischi eccessivi, come insegna l’insuccesso del Rolex Cellini. Da appassionato di marketing, mi viene naturale valutare sempre i pro e i contro di ogni mossa nel mercato. In questo caso, il debutto del Cubitus si percepisce come un passo cruciale: un raffinato orologio sportivo con bracciale integrato, che arriva in un momento in cui l’attesa di un successore in acciaio al Nautilus, ritirato nel 2022, era altissima. Finalmente, il Cubitus è qui, con tre varianti, tra cui il tanto atteso modello in acciaio con data e ora, il Cubitus 5821A.

Caratteristiche del Patek Philippe Cubitus

Patek Philippe Cubitus

Passiamo ora agli aspetti estetici, partendo dai punti di forza che, come accennavo prima, Patek Philippe ha voluto mettere in evidenza con questa nuova collezione. Il Patek Philippe Cubitus rappresenta una reinterpretazione moderna del concetto che la maison ha reso celebre: l’orologio sportivo-chic, o meglio, l’orologio di lusso con bracciale integrato. Un segmento che Patek domina sin dal 1976, anno in cui è stato lanciato il leggendario Nautilus con la referenza 3700.

La sua evoluzione più recente, il 5711 in acciaio, è diventata forse l’orologio più iconico di questo settore, consolidando il marchio in questa nicchia, accompagnato dallo status di “icona intoccabile”. Con il Cubitus, Patek ritorna in questo stesso segmento, ma con un approccio diverso, più moderno e spigoloso. Se nel Nautilus prevalgono curve eleganti e una sottigliezza che lo ha sempre distinto, il Cubitus si presenta con linee molto più geometriche e marcate.

Cubitus

Il design del Cubitus è decisamente più angolare rispetto al Nautilus, che ha sempre avuto una silhouette sottile nel mondo degli orologi sportivi di lusso, caratteristica che lo ha distinto dal più spigoloso Royal Oak, eterno rivale. La cassa del Cubitus, descritta come quadrangolare, combina una lunetta quadrata con angoli arrotondati, fondendo in maniera interessante il quadrato con l’ottagono. Il legame con il Nautilus è innegabile. Se si affiancano i due modelli, emergono similitudini evidenti: gli attacchi laterali sulla cassa, le famose cerniere del Nautilus, la costruzione a due parti introdotta nel 1976 con la referenza 3700, il design delle anse a ore 12 e 6, e il caratteristico motivo in rilievo del quadrante, insieme al bracciale integrato. In sostanza, il Cubitus sembra un Nautilus a cui sono state sostituite le curve con linee rette. È decisamente più audace e dinamico, ma allo stesso tempo mantiene una forte continuità con il suo predecessore. E posso dire con certezza che, dal vivo, è ancora più affascinante di quanto si possa immaginare dalle foto o dai commenti sui social media…

La Collezione Cubitus si articola in tre referenze: due modelli con bracciali metallici integrati che indicano data e ora, e una versione più sofisticata e di fascia alta, in platino con cinturino. Tutte e tre le varianti condividono lo stesso design e le medesime proporzioni, ad eccezione dello spessore del modello 5822P. Come molti appassionati sanno, gli orologi quadrati tendono ad apparire più grandi rispetto alle dimensioni indicate, principalmente a causa della maggiore superficie che coprono sul polso. E il Cubitus? Sicuramente sì, ha una presenza più marcata rispetto al Nautilus e risulta più imponente al polso.

Patek Philippe Cubitus

La cassa quadrata occupa uno spazio maggiore rispetto a quella arrotondata del Nautilus o dell’Aquanaut, pur avendo un diametro simile, ma questo non è affatto un aspetto negativo. Anzi, il Cubitus non è un orologio eccessivamente grande: anche con i suoi 45 mm, risulta ben bilanciato e si distingue per la sua “presenza al polso”. Il modello con data e ora ha uno spessore di 8,3 mm, mentre la versione più complicata, il 5822P, arriva a 9,6 mm.

La cassa, disponibile in acciaio, in combinazione di acciaio e oro rosa o in platino 950, mantiene le classiche finiture di Patek, con superfici verticali satinate e smussi lucidi sui lati della lunetta e della cassa centrale. La costruzione in due parti del Patek Cubitus è una caratteristica familiare, che include una corona a vite e cristalli di zaffiro sia sul lato anteriore che posteriore. Nonostante questa struttura e queste caratteristiche di alto livello, come ogni orologio Patek, anche il Cubitus viene dichiarato impermeabile fino a 30 metri, una caratteristica che ha generato non poche discussioni tra i collezionisti all’inizio del 2024.

 

Patek Philippe Cubitus Grande Data, Ref. 5822P-001

Patek Philippe Cubitus

Prima di soffermarmi sui due modelli più “classici”, devo iniziare con quello che ha immediatamente catturato la mia attenzione: il Patek Philippe Cubitus Grande Data Ref. 5822P-001, un’edizione in platino, lussuosa e decisamente più complessa, dotata di indicazione del giorno e fasi lunari e accompagnata da un cinturino. Sebbene possa ricordare il Nautilus 5712 per via del quadrante decentrato, questo modello introduce nuove complicazioni, come la grande data posizionata a ore 12.

Realizzato in platino 950, con il caratteristico diamante a ore 6 (questa volta a forma di baguette, incastonato nella lunetta, una novità per Patek), il Cubitus 5822P presenta una cassa leggermente diversa rispetto agli altri modelli della collezione. Se le proporzioni generali sono simili a quelle del 5821A, questo Grand Date ha un’altezza leggermente superiore, 9,6 mm, a causa del movimento più complesso. È anche l’unico modello della linea a non avere un bracciale metallico, ma viene proposto con un cinturino blu navy moderno e sofisticato, con cuciture a contrasto color crema, realizzato in materiale composito e con un effetto tessuto in rilievo.

Patek Philippe Cubitus

Il quadrante del 5822P mantiene il motivo orizzontale in rilievo, in una tonalità di blu navy intensa, e adotta un layout che richiama il 5712, con la stessa posizione per i piccoli secondi e le fasi lunari. Tuttavia, ci sono diverse differenze rispetto al 5712: l’indicatore della riserva di carica è stato eliminato, la data attorno alla luna è stata sostituita da un’indicazione del giorno della settimana e, soprattutto, è stata aggiunta una grande data a doppio disco a ore 12. Patek ha sviluppato una nuova versione del famoso calibro 240 a micro-rotore, un movimento le cui origini risalgono al 1977, adattato per includere queste nuove complicazioni.

Patek Philippe Cubitus

Sebbene il movimento di base sia già conosciuto, la parte visibile sul quadrante di questo nuovo calibro è del tutto inedita e conta un totale di 353 componenti (ben 104 in più rispetto al movimento del 5712), pur aggiungendo solo 0,77 mm in più di spessore. Patek ha depositato sei brevetti specifici per questo calibro. Di cosa si tratta esattamente? La novità più evidente è il Grand Date, come lo definisce il marchio, un datario con due dischi complanari che evita qualsiasi sovrapposizione, un sistema già visto nel calendario perpetuo referenza 5236. Inoltre, Patek ha sviluppato un meccanismo di salto istantaneo, non solo per il datario, ma anche per le indicazioni del giorno e delle fasi lunari: tutti gli indicatori scattano istantaneamente in soli 18 millisecondi allo scoccare della mezzanotte, utilizzando l’energia accumulata durante il giorno. Nonostante l’inclusione di queste complicazioni, che richiedono un notevole dispendio di energia, il calibro 240 PS CI J LU conserva la stessa riserva di carica di 38-48 ore, esattamente come gli altri movimenti della serie 240.

Le regolazioni delle indicazioni possono essere effettuate tramite correttori incastonati nei lati della cassa, anche se sarebbe stato preferibile poter gestire tutto dalla corona. C’è comunque la possibilità di regolare qualsiasi indicazione, comprese ora e giorno, in qualsiasi momento senza rischiare danni al movimento. Girando l’orologio, si può apprezzare il classico aspetto del calibro 240, caratterizzato da finiture impeccabili e da un micro-rotore in oro massiccio, decorato con lo stesso motivo orizzontale presente sul quadrante. Il movimento è regolato secondo i nuovi standard della manifattura, introdotti nella primavera del 2024, con una precisione garantita di -1/+2 secondi al giorno. Il Patek Philippe Cubitus Instantaneous Grand Date 5822P viene proposto al prezzo di 86.908 euro.

Patek Philippe Cubitus Ref. 5821A e 5821AR

Patek Philippe Cubitus

Ora passiamo ai due modelli “più accessibili”, iniziando da quello che probabilmente è il più rilevante tra i tre, il Cubitus 5821A. Si tratta di una versione classica in acciaio con bracciale integrato, dotata di indicazione di ora e data e di un quadrante scuro: l’essenza stessa di un orologio sportivo elegante.

La semplicità del quadrante e della struttura permette alla cassa, con la sua forma originale e quasi cubica, di emergere ancora di più.

Patek Philippe Cubitus

Questo modello è disponibile anche in una versione bicolore, acciaio e oro rosa, il Cubitus 5821AR, anch’esso con bracciale integrato. Entrambi i modelli presentano un profilo sottile di 8,3 mm e un quadrante dal design essenziale.

Cubitus Ref. 5821:1AR-001

Nel caso di entrambi i modelli, la cassa centrale è in acciaio, ma il 5821AR arricchisce il design con dettagli in oro rosa 18 carati su diversi elementi: la lunetta, il modulo laterale (in un’unica costruzione monoblocco), la corona e le maglie centrali del bracciale, tutte lucidate a specchio. Sul quadrante blu del 5821AR, l’oro rosa è utilizzato anche per gli indici, la cornice della data e le lancette, tutti realizzati in oro rosa 18 carati.

Patek Philippe Cubitus verde

Il Cubitus 5821A, interamente in acciaio, è invece più classico, con un quadrante verde oliva che inevitabilmente richiama l’edizione finale del Nautilus in acciaio, la referenza 5711/1A-014. Qui, gli indici e le lancette sono in oro bianco, offrendo un contrasto elegante.

A proposito, il legame tra il Cubitus e il Nautilus è evidente anche in molti dettagli, a partire dal motivo a rilievo orizzontale sul quadrante, arricchito da una finitura a raggiera. Anche le lancette del Cubitus seguono la stessa forma di quelle del Nautilus, mentre gli indici applicati, pur adattati alla forma particolare della cassa, sono realizzati nello stesso stile. Il rivestimento luminescente è presente su tutti gli elementi essenziali, e il disco della data è bianco, indipendentemente dal colore del quadrante. Questa scelta, già utilizzata nel Nautilus 5711, non ha mai rappresentato un problema per gli appassionati e non lo è neppure per il Cubitus 5821A.

Cubitus Ref. 5821:1AR-001 Acciaio e oro rosa

Parliamo ora del bracciale, un elemento fondamentale nel design di un orologio di questo tipo, ma anche per il suo comfort. In linea con l’eccellenza di Patek Philippe, il bracciale integrato del Cubitus ha caratteristiche familiari: è morbido, flessibile e rifinito con grande cura. Le maglie principali presentano una finitura satinata verticale, mentre quelle centrali sono lucidate, con uno smusso lucido sui lati per un tocco di eleganza in più. Ma l’aspetto più interessante è l’estensione comfort del bracciale, che Patek descrive come “un sistema di regolazione della taglia bloccabile”, abbinato a una chiusura pieghevole brevettata con quattro fermi indipendenti, pensata per garantire il massimo comfort e sicurezza. In pratica, questo sistema consente di allargare leggermente il bracciale nelle giornate più calde, migliorando il comfort senza compromettere lo stile.

Cubitus Ref. 5821:1AR-001 Acciaio e oro rosa

Entrambi i modelli Cubitus 5821 sono alimentati dal calibro interno 26-330 S C, dove “S C” sta per Seconde Central. Questo movimento automatico con rotore centrale è già ben collaudato da Patek Philippe, essendo utilizzato in modelli come il 5811G e l’Aquanaut, oltre a fungere da base per diverse complicazioni. Introdotto nel 2019 per sostituire il calibro 324, è un movimento raffinato, dotato di tecnologie avanzate come l’arresto dei secondi, il bilanciere Gyromax e la spirale Spiromax, operando a una frequenza di 4Hz. Tuttavia, la riserva di carica rimane limitata a un massimo di 45 ore, un aspetto che potrebbe risultare un po’ deludente per alcuni.

Il Patek Philippe Cubitus 5821/1A in acciaio avrà un prezzo di 40.575 euro, mentre la versione bicolore in acciaio e oro rosa, il Cubitus 5821/1AR, sarà proposta a 60.257 euro.

Le mie opinioni

Il lancio della linea Patek Philippe Cubitus ha generato un grande entusiasmo, e ora che è stata completamente presentata al pubblico, è improbabile che le discussioni sulla prima nuova collezione del marchio in 25 anni si esauriscano a breve. Guardando le caratteristiche, in particolare del modello in acciaio, sembra racchiudere tutto ciò che i collezionisti più appassionati desideravano durante il picco della Patek-mania nel 2022 (quando, con ogni probabilità, questo progetto ha preso forma).

Si tratta di un nuovo orologio sportivo con bracciale integrato, firmato Patek Philippe, immediatamente riconoscibile e certamente difficile da ottenere, con cassa in acciaio, movimento automatico di manifattura e un ricercatissimo quadrante verde. Sarà solo il tempo a rivelare come la comunità degli appassionati e il mercato risponderanno alla linea Cubitus, ma una cosa è certa: questo lancio segna un momento storico per la maison.

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