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Il neo-vintage da collezione di Patek Philippe Gondolo
Quando, nella primavera del 2007, Patek Philippe lanciò il modello Chronometro Gondolo Ref. 5098 in platino, fece rivivere (ottanta anni dopo la consegna dell’ultimo storico esemplare) una collezione il cui nome è già leggenda. La Ref. 5098R, in oro rosa a 18 carati e quadrante assortito, arrivata due anni dopo, ne propose una nuova versione, caratterizzata da una tonalità più calda, molto apprezzata ai tempi dell’Art Nouveau e dell’Art Deco.
La forma “tonneau” rappresenta – come la scelta dell’oro rosa – uno dei grandi classici per le casse degli orologi Art Deco. Il suo design, ispirato a un Chronometro Gondolo del 1925, è stato rivisitato, con un profilo leggermente ricurvo che accompagna il polso. Una curvatura che si ritrova anche sul vetro e sul fondo cassa trasparente. Per dare questa forma al cristallo zaffiro, estremamente duro, adattandolo poi alla cassa con tutta la precisione necessaria, la Casa ginevrina ha dovuto far appello a tecnologie e competenze di altissimo livello.
Al suo interno troviamo un gioiello della meccanica orologiera: il calibro Patek Philippe 25-21 REC a carica manuale (dove REC indica la forma rettangolare – RECtangulaire in francese). Con le prestazioni di un movimento meccanico di ultima generazione, questo calibro “di forma” riprende tuttavia molti dettagli tecnici ed estetici che distinguevano già i movimenti Chronometro Gondolo all’inizio del XX secolo. Si nota, in particolare, la forma elegantemente convessa del ponte a S della ruota di centro e il traforo sottilissimo dei ponti della ruota dell’ancora e della ruota dei secondi, che consente di ammirare il cuore del movimento. Certe caratteristiche d’ispirazione più recente, come il bilanciere Gyromax – un’invenzione Patek Philippe – e la frequenza di 4 Hertz (28.800 alternanze/ora), garantiscono al movimento una grande stabilità di marcia. Fedele replica di quello del 1925, il quadrante ricurvo in oro è un altro piccolo capolavoro di raffinatezza, delicatamente affusolato all’altezza delle anse.
Il suo centro argenté e le superfici esterne alla scala a “binario” dei minuti sono decorati a mano con la tecnica artigianale denominata guilloché, che trova in questo orologio una vetrina di rara bellezza. La scala dei minuti di forma ovale e di colore bruno dorato si adorna di cifre Breguet a decalco anch’esse di colore bruno, mentre a ore 12 e ore 6 il logo Patek Philippe Genève e il nome Chronometro Gondolo s’iscrivono in modo inedito su due cartigli ricurvi. Il quadrante è animato da due lancette in oro stile Poire dipinte in bruno. Sul mercato il Gondolo moderno si riesce ad acquistare a oltre 20.000 euro in oro (la versione del 2009) e poco meno di 50.000 euro per la versione in platino (quella del 2007). Si tratta di valori importanti, che potrebbero crescere in futuro.
LA PAGELLA DEL PATEK GONOLO
Orologio fuori produzione ma sostanzialmente moderno, il Gondolo difficilmente potrà essere acquistato in un mercatino oppure reperito come fondo di magazzino in qualche piccola orologeria. Bisognerà quindi rassegnarsi a pagarlo la cifra che vale. L’unica cautela da prendere è quella di controllare accuratamente che non si tratti di un fake oppure che non vi siano state manomissioni al quadrante o al movimento. Si tratta comunque di un acquisto interessante, vista la produzione non certo numericamente abbondante e l’originalità del disegno.
Costruzione ◉◉◉◉◉
Movimento ◉◉◉◉◎
Prezzo ◉◉◉◎◎
Valore nel tempo ◉◉◉◎◎
Portabilità ◉◉◉◉◉
Reperibilità ◉◉◎◎◎
GONDOLO PATEK PHILIPPE & LABOURIAU
Patek Philippe consegnava il primo orologio da tasca all’orologeria-gioielleria Gondolo & Labouriau di Rio de Janeiro il 12 novembre 1872. Da allora le due società intrattennero rapporti regolari. A partire dal 1902, Patek Philippe addirittura produsse una collezione destinata esclusivamente a questo suo cliente brasiliano: i famosi Chronometro Gondolo. Per promuovere questi orologi, Gondolo & Labouriau inventò una strategia di marketing allora inedita. Sul prezzo di vendita di 790 franchi svizzeri, che corrispondevano più o meno a quei tempi al salario annuale di un operaio qualificato, proponeva ai suoi clienti una forma di pagamento rateale di 10 franchi la settimana per un periodo massimo di 79 settimane e l’accesso a un club esclusivo di 180 membri che gestiva il Plano do Club Patek Philippe.
Grazie al loro statuto di associazioni private, club di questo tipo costituivano un mezzo legale per superare la pubblica proibizione dei giochi d’azzardo. Perché in effetti si trattava di una lotteria, con 79 estrazioni a sorte alla settimana che permettevano di vincere ogni volta un Chronometro Gondolo. Chi vinceva riceveva l’orologio gratis, i successivi 78 in graduatoria lo pagavano da 10 fino a 780 franchi e i rimanenti 101 lo dovevano pagare per intero
Verso il 1910 apparvero i primi orologi da polso Chronometro Gondolo, disponibili con cassa di forma quadrata, rettangolare, tonneau o “coussin”, detta anche “carré cambré” (quadrata ricurva). Ecco perché ancor oggi, tutti gli orologi Patek Philippe “di forma” sono raggruppati nella collezione battezzata Gondolo. Verso la fine degli Anni Ruggenti, il clima economico mondiale iniziò a deteriorarsi, e l’ultimo Chronometro Gondolo fu spedito a Rio nel 1927.