Le celebrazioni degli anniversari nel mondo dell’orologeria sono occasioni sempre piene di fascino. Offrono ai grandi nomi dell’industria l’opportunità di esplorare i propri archivi storici e riportare in auge modelli per nuove edizioni e rivisitazioni. Questi eventi non solo permettono di riscoprire pezzi meno noti della loro eredità, ma ogni tanto regalano anche la riedizione di veri e propri miti orologieri. Proprio in questo contesto, Piaget ha deciso di celebrare con la riedizione moderna del suo iconico Polo del 1979, scegliendo un anniversario significativo per farlo.
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Piaget Polo 79
Con il modello Polo 79, Piaget riscopre l’essenza originale del design rotondo introdotto nel 1979. Questo orologio, audace e luminoso, rende omaggio alla versione in oro che debuttò 45 anni fa, riproponendosi come una reinterpretazione moderna del classico. Pur rimanendo fedele allo spirito dell’originale, viene aggiornato per rispecchiare le preferenze contemporanee e integrare le ultime innovazioni tecniche.
Il Piaget Polo 79 si adegua perfettamente alle preferenze di stile contemporanee grazie alle sue dimensioni equilibrate, con un diametro di 38 mm che lo rende ideale per una vasta gamma di polsi. Sebbene mantenga una linea elegante e compatta, questo modello si distingue per un profilo leggermente più spesso di 7,45 mm, conseguenza della sostituzione del movimento a quarzo con uno meccanico.
Riprendendo la tradizione di fine anni ’70, l’orologio sfoggia un’estetica in oro massiccio, ma questa volta è proposto in una versione in oro giallo 3N 18 carati, caratterizzata da una nuance più calda. Vanta una resistenza all’acqua fino a 50 metri. La realizzazione della cassa rivela una complessità artigianale notevole: i gadroon lucidi sono stati accuratamente integrati su una base spazzolata e sagomata, risultando in un design omogeneo e lussuoso in oro.
Il fondello trasparente del Piaget Polo 79 svela il raffinatissimo movimento automatico Piaget 1200P1, diretto discendente dell’illustre calibro 12P. Questo meccanismo, con un diametro di 29,9 mm e uno spessore minimo di 2,35 mm, si avvale di un micro-rotore decentrato per il suo carica automatica. Funzionando a una frequenza di 3 Hz, offre fino a 44 ore di autonomia quando completamente carico. La sua eccellenza artigianale si manifesta nelle finiture di alto livello: una platina decorata con finitura circolare, ponti elegantemente smussati adornati da Côtes de Genève circolari, ingranaggi finemente decorati con motivo soleil e viti temprate in blu.
Il motivo distintivo dei gadroon fluisce armoniosamente sul quadrante, generando un senso di continuità che unisce esteticamente l’intero orologio. Il quadrante, fabbricato in oro al pari della cassa e del bracciale, è caratterizzato da dettagli minuziosi in tonalità coordinate arricchiti da marcatori perlati di diverse dimensioni, conferendo dinamismo al design. Le raffinate lancette, modellate in stile dauphine, sono anch’esse forgiate in oro 18 carati, elevando ulteriormente il livello di lusso dell’orologio.
Il design del bracciale si fonde armoniosamente con la cassa, alternando gadroon lucidi a superfici piatte opache per un gioco di luci intrigante. Offre inoltre un’esperienza tattile e una flessibilità notevoli, trasmettendo una reale sensazione di scorrevolezza. Benché il bracciale richiami l’estetica del modello originale, la sua struttura è stata aggiornata per rispecchiare gli standard contemporanei. La manifattura è eccezionale, testimoniando un’attenzione minuziosa per i dettagli e una finitura impeccabile. Il caratteristico effetto “spina dorsale”, evidenziato dalle viti che permettono di agganciare e sganciare il bracciale, rivela una costruzione al tempo stesso elegante e solida. La chiusura avviene tramite una fibbia déployante a tre segmenti (privi di microregolazione), un’evoluzione rispetto alla tradizionale chiusura a scaletta presente sui modelli storici del Polo.
Il Piaget Polo 79 incanta con il suo fascino deliberatamente audace e armonioso. Il design parla chiaro, e la sua realizzazione è di una bellezza senza dubbi. Questo orologio si impone con decisione al polso, offrendo la solidità attesa da un modello impreziosito da un bracciale in oro. La scelta dell’oro si adatta perfettamente alla sua eredità storica, ma rimane la curiosità di scoprire eventuali varianti realizzate in materiali diversi. Benché inserito nella collezione permanente, la sua disponibilità rimarrà comunque confinata da una produzione limitata.
Il suo costo è fissato a 80.000 euro. Per approfondimenti, si consiglia di visitare il sito www.piaget.com.
Piaget Polo Vintage: la storia
Il decennio degli anni ’70 fu testimone del lancio di numerosi orologi sportivi di eleganza raffinata, principalmente in acciaio, da parte di alcune tra le più prestigiose case orologiere svizzere. Fu in questo periodo che nacque il concetto di orologio sportivo di lusso con bracciale integrato, che trasformò radicalmente il design orologiero e modificò le aspettative dei collezionisti riguardo agli orologi di alta gamma. La rivoluzione fu inaugurata da Audemars Piguet e Gerald Genta con il lancio del Royal Oak nel 1972, mirando a fondere la funzionalità e la durabilità dell’acciaio inossidabile con un design che integrasse cassa e bracciale, uno stile adatto sia al casual che al raffinato, e la raffinatezza di un movimento meccanico ultrasottile di pregio.
Questa innovazione ebbe un impatto significativo sull’industria, ispirando altri marchi e dando vita a una nuova categoria di prodotto. Per Piaget, però, la storia prese una direzione differente… Fu il dialogo tra Yves Piaget e Efraim Grinberg (a quel tempo distributore di Piaget a New York) nel 1979 a portare alla creazione di un modello distintivo in questa categoria, il Piaget Polo.
Il Piaget Polo si elevava al di sopra della semplice categoria degli orologi sportivi con bracciale integrato. Indipendentemente dalla sua forma, rettangolare o circolare, ciò che rende il Polo un pezzo unico è l’armonia dei gadroon orizzontali che tracciano un distintivo motivo a coste, estendendosi dal bracciale alla cassa e proseguendo sul quadrante. Questo orologio incarna l’essenza di Piaget, offrendo un senso di lusso e opulenza inconfondibile. Mentre i tipici orologi sportivi degli anni ’70 erano prevalentemente in acciaio, il Polo si distingueva nettamente per essere forgiato interamente in oro, riflettendo l’essenza più autentica di Piaget come maison orologiera e di gioielleria.
Alla fine degli anni ’70, come per molti orologi di quel periodo, anche il Piaget Polo venne equipaggiato con un movimento a quarzo, considerato allora una scelta all’avanguardia. Il quarzo, celebre per la sua rivoluzionaria precisione, rappresentava una svolta tecnologica che permetteva la produzione di orologi più accurati rispetto a qualsiasi alternativa meccanica disponibile. Piaget si distinse in questo ambito, essendo tra i precursori nell’adozione di questa innovativa tecnologia. Il brand fece parte del gruppo di case orologiere svizzere che nel 1966 sviluppò il primo prototipo di orologio da polso a quarzo, il movimento Beta 21.
Fu su questa innovazione, con l’evoluzione verso il movimento Beta 22, che si basò il design del famoso modello a forma di cuscino indossato da Andy Warhol negli anni ’70. Tuttavia, data la relativa spessore dei movimenti Beta, il Polo fu poi equipaggiato con un diverso movimento, il calibro 7P, introdotto nel 1976 come il movimento a quarzo più sottile del mondo in quel momento.
Il Polo divenne rapidamente un trionfo commerciale per Piaget, conquistando i polsi dell’élite mondiale e di celebrità del calibro di Ursula Andress. Nonostante la sua produzione fosse stata interrotta verso la fine degli anni ’80, il modello fece un ritorno trionfale nel 2001, rinnovato per adattarsi ai gusti contemporanei.
L’ultima rivisitazione del 2016 ha introdotto una cassa a forma di cuscino, un omaggio alla serie Emperador, segnando un’ulteriore evoluzione nel design del Polo.