Nel 1974, alla 61ª edizione del Salone dell’Automobile di Parigi (“Salon de l’Auto et de la Moto”), Porsche svelò la vettura tedesca di serie più veloce dell’epoca: la prima 911 Turbo (serie G). Questo modello segnò un’importante innovazione per la 911 stradale, grazie al motore boxer turbo a 6 cilindri da 3,0 litri, capace di sviluppare fino a circa 260 CV, variando leggermente in base al mercato. Designata inizialmente come 930, la 911 Turbo si distingueva per i parafanghi posteriori allargati, che aggiungevano 12 cm alla larghezza della carrozzeria rispetto alla 911 Carrera standard. Per completare il look, davanti ai passaruota posteriori furono aggiunti parafanghi in gomma nera. Sul cofano posteriore spiccava un caratteristico spoiler con un bordo in gomma nera, presto noto come “coda di balena.”
Nel 2024, Porsche Design celebra il 50º anniversario della Porsche 911 Turbo lanciando il Chronograph 1 “50 Years 911 Turbo Edition” (Ref. 6041.9.11.91 1), un’edizione speciale limitata a 500 esemplari numerati. Questo orologio si ispira al Chronograph I del 1972 (Ref. 7176), integrando alcuni dettagli distintivi del design della prima Porsche 911 Turbo. Il Chronograph 1 rappresenta uno dei primi lavori di Ferdinand Alexander Porsche (1935-2012), che fondò Porsche Design nel 1972 insieme al fratello Hans-Peter.
“Butzi,” come era soprannominato, aveva già realizzato la “Porsche 901” (nome di progetto interno 901), poi divenuta celebre come 911. Per questo orologio, su richiesta di Porsche per alcuni collaboratori selezionati, F. A. Porsche combinò una cassa nera con un quadrante nero antiriflesso, garantendo una leggibilità eccellente. Così, il Chronograph I fu tra i primi a introdurre l’uso del rivestimento PVD, e segnò l’inizio dell’idea di una “vettura sportiva da polso.”
Nel concepire l’orologio, F. A. Porsche si concentrò sull’idea di creare uno strumento di precisione, evitando qualsiasi approccio puramente decorativo. Si ispirò al cruscotto della 911, utilizzando numeri bianchi e una lancetta dei secondi rossa, integrando inoltre un tachimetro per calcolare la velocità. Il design risultò così affascinante che ben presto l’orologio divenne disponibile anche al pubblico, superando la limitazione iniziale ai soli dipendenti selezionati. Il successo fu immediato, e il Chronograph conquistò appassionati tra piloti leggendari e attori di spicco, diventando un pezzo da collezione molto ricercato. Per la sua produzione, F. A. Porsche si affidò alla svizzera Orfina, all’epoca guidata da Umberto Maglioli (1928-1999), ex pilota automobilistico italiano che aveva corso per Porsche. I primi modelli montavano il calibro Valjoux 7750, poi sostituito dal Lemania 5100.
Da allora molte cose sono cambiate: dopo le collaborazioni con Orfina, IWC ed Eterna, nel 2014 Porsche Design è diventata una manifattura indipendente. Una scelta che si è rivelata vincente. A giugno 2024, l’azienda ha annunciato l’acquisizione di un nuovo stabilimento, avendo ormai superato la capacità dell’attuale sito produttivo a Soletta. La nuova sede si trova a Grenchen, una città svizzera riconosciuta a livello internazionale per la tradizione orologiera, a poca distanza dall’impianto di Soletta. Da questo nuovo polo, Porsche Design punta a “progredire ulteriormente con tecnologie all’avanguardia e a rispondere alla crescente domanda di orologi esclusivi”.
Stefan Buescher, CEO del Porsche Lifestyle Group, ha dichiarato: “Circa dieci anni fa abbiamo fatto una scelta strategica innovativa, stabilendo il nostro stabilimento a Soletta per produrre internamente i nostri segnatempo. Questo rende Porsche l’unico marchio automobilistico a gestire una propria manifattura di orologi. L’investimento nel nuovo edificio rappresenta un passo importante nel nostro percorso e conferma la nostra strategia di rafforzare Porsche Design come produttore autonomo di orologi. Il nostro obiettivo principale resta lo sviluppo di orologi straordinari e personalizzabili, che incarnino funzionalità, innovazione e qualità assoluta, rispecchiando l’essenza inconfondibile del DNA di Porsche Design.”
L’edificio, già sede del prestigioso marchio Eterna (con cui Porsche Design ha collaborato fino a marzo 2014), sarà non solo un nuovo spazio produttivo ma anche una meta per gli appassionati che desiderano immergersi nel mondo Porsche Design. Al piano terra sarà allestita un’area espositiva e uno spazio dedicato agli eventi. I lavori di ristrutturazione inizieranno a ottobre di quest’anno, con completamento previsto per il terzo trimestre del 2025.
“Non ci fermiamo mai”. Per oltre cinquant’anni, le prestazioni della 911 Turbo sono state continuamente migliorate con materiali sempre più leggeri. Pensata per offrire versatilità senza compromessi, l’attuale 911 Turbo S eroga 640 CV, accelera da 0 a 60 miglia orarie in 2,6 secondi con il Launch Control, e raggiunge una velocità massima di 205 miglia orarie.
Resta fedele al motore flat-six turbo contrapposto, mentre la nuova generazione Turbo (992) è dotata di freni Porsche Ceramic Composite, spoiler anteriore e ala posteriore adattivi, trazione integrale e cambio a doppia frizione a otto rapporti, tutto di serie.
La cassa del Chronograph 1 “50 Years 911 Turbo Edition” misura 40,8 mm ed è realizzata in titanio, con un rivestimento in carburo di titanio nero che resiste ai graffi. Un elemento di spicco è il fondello aperto, dotato di cristallo zaffiro antiriflesso con sette strati.
Sul fondello, accanto al numero dell’edizione limitata (XXX/500), è inciso il distintivo logo Turbo, accompagnato dalle date 1974 e 2024. La targhetta all’interno della confezione esclusiva riporta anch’essa il numero dell’edizione limitata e la dicitura Turbo.
Il quadrante della 911 Turbo Edition è un omaggio diretto al pannello strumenti della prima 911 Turbo, con tre sottoquadranti distintivi. Come nel cruscotto dell’iconica vettura sportiva, il quadrante nero opaco, le lancette bianche, gli indici e la lancetta dei secondi rossa garantiscono un’ottima leggibilità, completati dal cristallo zaffiro antiriflesso a sette strati.
Sopra le ore 6, la dicitura “Flyback” utilizza il carattere del cruscotto della 911 storica, mentre il logo originale Porsche Design degli anni ’70 arricchisce il quadrante.
Il calibro Porsche Design WERK 01.240, con funzione flyback, permette di avviare, fermare e azzerare il cronografo in un unico movimento ed è certificato cronometro dal COSC, l’ente svizzero di controllo ufficiale dei cronometri. In questa edizione, il movimento presenta un rotore di carica ispirato alla celebre Fuchsfelge, la prima ruota forgiata per l’industria automobilistica.
Realizzata da un singolo blocco di alluminio, questa ruota migliorava la risposta del telaio, diventando rapidamente un’icona. Il suo particolare design a quadrifoglio è opera di F. A. Porsche. Sul rotore Fuchs, rifinito in nero opaco cromato, spicca lo stemma Porsche in rilievo, un dettaglio che richiama direttamente la 911 Turbo (modello G).
Il cinturino in tessuto beige con dettagli in pelle è dotato di un pratico sistema di sgancio rapido e di una chiusura in Velcro nero, completata da passanti neri, il cui morbido materiale richiama il rivestimento dei tappeti interni della Turbo.
Il colore del cinturino rende omaggio alla vernice beige metallizzata e agli interni in pelle integrale della prima Porsche 911 Turbo. Inoltre, a ore 6 sul cinturino è presente un distintivo con il logo Turbo, in linea con quello sul retro del poggiatesta dei sedili della vettura. L’orologio include anche un secondo bracciale in titanio, rivestito in carburo di titanio nero.
Il Porsche Design Chronograph 1 “50 Years 911 Turbo Edition” è disponibile all’acquisto su shop.porsche.com al costo di 10.950,00 euro e può essere provato presso i negozi Porsche Design in tutto il mondo.