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Rolex compra Bucherer, una mossa strategica per la sua rete di distribuzione
In una mossa che ha sorpreso l’industria orologiera, Rolex, il colosso svizzero dell’orologeria, ha annunciato l’acquisto di Bucherer, storico rivenditore di lusso con 135 anni di esperienza. Sebbene i dettagli finanziari dell’operazione rimangano riservati, è stato chiarito che entrambe le case manterranno le proprie identità come marchi distinti. L’incorporazione di Bucherer nel portafoglio Rolex avverrà una volta ottenute le necessarie approvazioni dalle autorità di regolamentazione della concorrenza. La decisione di Jorg Bucherer di cedere il suo impero, data la mancanza di eredi diretti, ha aperto la porta a questo significativo cambiamento.
In una dichiarazione ufficiale, Rolex ha sottolineato che l’acquisizione è il risultato della volontà di “mantenere vivo il successo di Bucherer e onorare la profonda partnership che ha legato le due entità dal 1924”. Questa alleanza, che ha resistito per quasi un secolo, ha visto Rolex e Bucherer avanzare insieme, contribuendo reciprocamente alla loro crescita e prosperità . Rolex, interamente di proprietà della Fondazione Hans Wilsdorf, gestisce un unico store al mondo, a Ginevra, affidando la distribuzione dei suoi orologi a rivenditori autorizzati sparsi globalmente.
Al contrario, Bucherer, con sede a Lucerna, vanta una rete di oltre 100 boutique distribuite in nazioni quali Svizzera, Stati Uniti, Inghilterra, Germania, Francia, Danimarca e Austria. Da quasi un secolo, precisamente dal 1924, Bucherer ha il privilegio di agire come rivenditore ufficiale per Rolex, offrendo orologi del marchio in 53 dei suoi punti vendita e proponendo il segmento più accessibile di Rolex, Tudor, in 48 dei suoi store. Non solo vendita al dettaglio: Bucherer è riconosciuto come centro ufficiale post-vendita per entrambi i marchi, e possiede laboratori specializzati nella riparazione orologiera. Benché entrambi facciano parte dello stesso gruppo, Rolex e Tudor mantengono operatività separate, con quest’ultimo che ha al vertice un proprio amministratore delegato.
Nell’ambito dei termini di acquisizione, il quadro dirigenziale di Bucherer non subirà modifiche. Interessante notare come Bucherer sia l’ultima persona che ha avuto l’opportunità di collaborare direttamente con Hans Wilsdorf, l’illustre fondatore di Rolex; continuerà a rivestire il ruolo di presidente onorario del gruppo Bucherer. Rolex, nel comunicato ufficiale, ha espresso la sua ferma convinzione che tale acquisizione rappresenti la strategia ottimale, beneficiando non solo i brand di casa Rolex, ma anche i marchi partner nel segmento degli orologi e dei gioielli, oltre a tutti i membri del team Bucherer.
Va sottolineato che nel 2018, nell’ottica di un’espansione strategica, Bucherer ha incorporato nel suo portafoglio Tourneau, importante player nel panorama degli orologi negli Stati Uniti. Questa decisione è stata presa a seguito dell’acquisizione, un anno prima, di The Watch Gallery, noto rivenditore britannico. Dopo un 2020 contrassegnato da un moderato livello di spesa, il 2021 ha visto un rinnovato interesse, in particolar modo da parte di mercati chiave come Cina e Stati Uniti. Tuttavia, eventi esterni quali il conflitto in Ucraina, una crescente inflazione e le problematiche relative alla catena di approvvigionamento hanno influenzato la dinamica del settore.
Perché questa mossa da parte di Rolex? Il mio punto di vista
Perché Rolex ha rilevato le quote dell’azienda Bucherer? Ritengo che il motivo sia da ricercare nei numeri della crescita del brand e la sua continua richiesta sul mercato. Facciamo il punto.
Nel 2021, l’industria orologiera svizzera ha toccato il suo apice, registrando un valore di esportazione pari a 21,2 miliardi di franchi svizzeri. Questa cifra ha superato il precedente record stabilito nel 2014 e ha segnato una ripresa rispetto ai tempi pre-pandemici. Negli ultimi 24 mesi, gli Stati Uniti hanno consolidato la loro posizione come principale mercato per gli orologi svizzeri, assorbendo il 15% delle esportazioni nel 2022, secondo quanto evidenziato dalla stessa società di consulenza. Qui entra in gioco l’acquisizione delle orologerie Tourneau, che ha garantito alla casa di Lucerna un solido ingresso nel mercato nordamericano, sfruttando i 28 store presenti in 10 Stati dell’illustre entità newyorchese, oltre al suo portale di vendite online.
Dagli studi effettuati tra gli esponenti chiave dell’industria, emerge che gli USA rappresentano il mercato con le prospettive di crescita più promettenti, seguiti da nazioni come India, Cina e i Paesi del Golfo. Hong Kong, nel panorama dei mercati di esportazione, sta mostrando un trend decrescente. La Cina, al contrario, non ha ancora raggiunto i volumi di esportazione pre-pandemici. L’Europa e il Giappone mantengono una posizione equilibrata nel mercato, con quote rispettive del 30% e del 6%.
Nel 2022, Rolex, ha registrato una produzione superiore al milione di pezzi, totalizzando vendite per oltre 13 miliardi di dollari. Il ruolo degli orologi di lusso come beni rifugio, soprattutto in un contesto economico instabile e con marcata inflazione. Secondo un’indagine, tra i consumatori che vedono nell’acquisto di un orologio un investimento, il 36% mira a una futura rivendita vantaggiosa, mentre il 33% lo considera una mossa per diversificare il proprio portafoglio investimenti.
Le motivazioni variano sensibilmente a seconda delle geografie. I consumatori cinesi mostrano un’inclinazione marcata verso la diversificazione del portafoglio (55%). Invece, a Singapore, prevale l’interesse per le potenziali rivendite (49%). Infine, il 31% degli italiani tende a considerare l’acquisto di un orologio come un bene prezioso da lasciare in eredità ai propri cari.
Queste informazioni evidenziano l’intenzione della casa coronata di affermarsi sul mercato, quasi in modalità di vendita diretta, attraverso uno dei principali distributori globali. E ricordiamo, Rolex e Tudor non sono gli unici marchi in gioco nel segmento degli orologi di lusso venduti nei negozi Bucherer… ;)