Il Samsung Galaxy Watch Ultra rappresenta la risposta di Samsung all’Apple Watch Ultra, un dispositivo pensato per gli appassionati di avventure all’aria aperta e per chi prende il fitness molto sul serio, andando oltre il semplice conteggio dei passi.
Progettato per affrontare condizioni estreme, questo smartwatch integra il sistema operativo Wear OS 5 di Google, lo stesso presente nel Galaxy Watch7. Tra le sue caratteristiche spiccano la tecnologia avanzata di posizionamento GPS, nuove modalità sportive specializzate e funzionalità di sicurezza pensate per chi ama le escursioni o si cimenta in gare come il triathlon. Con il Watch Ultra, Samsung introduce una nuova direzione per la sua linea di smartwatch, ma sarà stata la scelta giusta? Solo il tempo lo dirà .
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Nuovo Design molto accattivante
È impossibile non notare una certa somiglianza tra il Galaxy Watch Ultra e l’Apple Watch Ultra, ma le differenze sono sufficientemente marcate da rendere i due dispositivi inconfondibili. Anche rispetto al Galaxy Watch7 di Samsung, il Watch Ultra si distingue per il design: mentre il primo presenta una cassa rotonda, l’Ultra adotta una forma più squadrata e imponente, con una cassa da 47 mm, simile nelle dimensioni al Galaxy Watch 6 Classic più grande, ma decisamente più massiccia.
Nonostante le dimensioni, il titanio di grado 4 conferisce un tocco di qualità e leggerezza, garantendo che non appesantisca il polso. A differenza del Galaxy Watch7, l’Ultra è disponibile in una sola dimensione di cassa, risultando forse eccessivo per chi ha polsi sottili. Nella maggior parte delle situazioni, lo trovo adatto, anche se la sua presenza massiccia si nota particolarmente quando lo si indossa a letto.
Le opzioni di cinturino richiamano l’Apple Watch Ultra, con possibilità di scelta tra cinturini Marine, Trail e PeakForm. Io l’ho provato con il cinturino Marine, progettato per il nuoto, che ha offerto una vestibilità perfetta per l’attività fisica.
Il sistema di aggancio del cinturino alla cassa utilizza un meccanismo a bottone, uno dei più complessi da gestire, ma che consente una personalizzazione agevole.
Sul lato destro della cassa si trovano tre pulsanti fisici: due piatti, simili a quelli del Galaxy Watch, e un pulsante stile corona, chiamato Quick Button. Questo può essere programmato per accedere rapidamente al monitoraggio degli allenamenti, bloccare l’orologio durante le nuotate o attivare la modalità torcia.
Tenendo premuto il pulsante per cinque secondi si attiva la modalità sirena, che emette un suono di 86 decibel per segnalare situazioni di emergenza durante un’escursione. Anche se assomiglia a una corona tradizionale, purtroppo non funziona come tale, una mancanza che si fa sentire, soprattutto perché il Galaxy Watch Ultra non ha la lunetta girevole iconica di Samsung, utile per scorrere i menu. Di conseguenza, ci si affida interamente al touchscreen, che in alcuni contesti potrebbe non essere ideale.
Detto questo, l’Ultra è decisamente robusto. È stato sottoposto a test militari per verificarne la resistenza a temperature estreme, urti e vibrazioni. Il vetro in zaffiro offre una protezione dai graffi paragonabile a quella dei migliori orologi e smartwatch. Con un grado di resistenza alla polvere IP68 e una resistenza all’acqua fino a 10ATM (fino a 100 metri di profondità ), è lo smartwatch più impermeabile di Samsung. L’ho testato in piscina e sotto la doccia, e posso dire con certezza che ha superato brillantemente ogni prova.
Quadrante Super AMOLED da 1,5 pollici
Samsung difficilmente delude sul fronte dei display, e il Galaxy Watch Ultra conferma questa tendenza. Il suo schermo touchscreen Super AMOLED da 1,5 pollici con risoluzione 480×480 ha la stessa dimensione e forma della versione da 44 mm del Galaxy Watch7. I colori sono vivaci e lo schermo è estremamente luminoso (fino a 3.000 nit, secondo Samsung), rendendo l’interazione molto fluida. È possibile scegliere se mantenere lo schermo sempre attivo o utilizzare la funzione “raise to wake”, che si è dimostrata reattiva ai movimenti del polso.
Come il Galaxy Watch7, anche l’Ultra è dotato di altoparlante e microfono, permettendo di sfruttare la connettività LTE integrata per rispondere alle chiamate, sebbene non esista una versione solo Bluetooth come per l’Apple Watch Ultra. Questo consente anche di ascoltare le risposte a domande poste tramite Google Assistant o Bixby, l’assistente virtuale di Samsung. In generale, la qualità del microfono è ottima, mentre gli altoparlanti, pur non essendo particolarmente cristallini, offrono un volume adeguato e una chiarezza sufficiente per gestire le attività vocali.
Software: nuovo processore Exynos W1000
Con il Galaxy Watch Ultra, si ha accesso alle ultime innovazioni di Samsung e Google sul fronte software. Il dispositivo è alimentato dal nuovo processore Exynos W1000 a 3 nm, che garantisce un’esperienza fluida e senza intoppi.
Le prestazioni non sono mai state un problema per gli smartwatch di Samsung, e lo stesso vale per l’interazione con il Galaxy Watch Ultra: è fluido e reattivo. Tuttavia, il software può risultare un po’ più complesso. L’Ultra utilizza Wear OS 5.0 di Google con l’interfaccia One UI 6 Watch di Samsung sovrapposta. Quest’ultima rende chiaro che si tratta di un dispositivo Samsung, mentre la presenza di Google è evidente grazie a servizi come il Play Store, Google Maps e Google Assistant. Riguardo al contributo di Wear OS 5.0, è difficile percepire un cambiamento significativo. Quando Google ha presentato la nuova versione di Wear OS durante il Google I/O, sembrava mirare a migliorare l’efficienza del sistema, ma questo non è mai stato un punto debole per gli smartwatch Samsung.
La mancanza di una ghiera girevole e l’aggiunta di un pulsante fisico hanno reso la navigazione meno intuitiva. I due pulsanti piatti offrono funzionalità limitate, e il pulsante della corona, purtroppo, non ruota come ci si aspetterebbe. Almeno, Samsung ha introdotto il doppio pinch, una funzione che aggiunge un tocco di praticità per gestire sveglie o scattare foto con uno smartphone Galaxy.
L’esperienza complessiva dell’Ultra come smartwatch rimane indiscutibilmente solida. Il supporto alle notifiche è ampio, con risposte suggerite alimentate dall’intelligenza artificiale. L’inclusione del Google Play Store garantisce una selezione più ricca di app e, con 32 GB di memoria interna, c’è spazio sufficiente per archiviare app e musica, da utilizzare anche offline.
Funzioni per il Fitness e tracking
L’approccio di Samsung al fitness, allo sport e al monitoraggio della salute ha sempre avuto alti e bassi. Personalmente, l’ho sempre considerato più valido come fitness tracker e per il monitoraggio della salute, piuttosto che come un vero concorrente dei marchi sportivi come Garmin, Polar o la rinata Suunto. Con il Galaxy Watch Ultra, Samsung cerca di cambiare questa percezione, introducendo funzionalità pensate per attirare l’attenzione degli atleti più seri. Tra queste, spicca il GPS a doppia frequenza, una tecnologia già presente su alcuni orologi sportivi, che migliora la precisione del tracciamento in ambienti complessi come città con edifici alti o aree boschive fitte.
Un’altra novità è la modalità che permette di tracciare più sport all’interno di una singola sessione, portando per la prima volta una funzione dedicata al triathlon su uno smartwatch Samsung. Per i ciclisti, è possibile generare un FTP (functional threshold power) personalizzato, a patto di associare un misuratore di potenza tramite l’app Samsung Health. Inoltre, è possibile caricare percorsi per orientarsi durante escursioni, corse o camminate.
In generale, l’esperienza di monitoraggio sportivo sull’Ultra non si discosta molto da quella dei modelli precedenti. Tuttavia, non raggiunge ancora il livello dei migliori dispositivi sul mercato, in particolare Apple e Garmin. Per gli utenti Android, potrei dire che Huawei offre un’esperienza di tracking sportivo più sofisticata.
La promessa di migliorare le prestazioni del GPS non è stata completamente mantenuta durante il test della mia corsa mattutina di 5 km, circondata da edifici alti che speso creano interferenze per il GPS. Ho confrontato il Galaxy Watch Ultra con l’Apple Watch series 10 e Ultra 2, e quest’ultimo si è dimostrato molto più preciso nel rilevare la distanza esatta del percorso. Il dispositivo Samsung, invece, ha registrato una distanza leggermente inferiore. In un’altra prova, ho portato il Galaxy Watch Ultra a nuotare in acque libere insieme al Garmin Forerunner 965, ma l’Ultra non ha rilevato alcun dato sulla distanza, un risultato decisamente deludente.
Per quanto riguarda le funzioni di mappatura e navigazione, il Galaxy Watch Ultra non offre le mappe offline gratuite che troviamo su dispositivi sportivi AMOLED come quelli di Garmin, Polar, Suunto o sull’Apple Watch Ultra. Qui è necessario importare i percorsi dall’app Samsung Health e seguirli direttamente sullo schermo dell’orologio.
L’interfaccia per la visualizzazione dei percorsi e la navigazione funziona in modo discreto, ma rispetto al supporto per la mappatura che offrono i dispositivi concorrenti, il Galaxy Watch Ultra non è ancora al loro livello. Il sensore BioActive di Samsung integra il monitoraggio della frequenza cardiaca ottica, della pressione sanguigna, dei livelli di ossigeno nel sangue, oltre ai sensori ECG e alla modalità di analisi della composizione corporea, offrendo misurazioni simili a quelle di una bilancia intelligente. Tuttavia, questa configurazione sembra essere più orientata al monitoraggio della salute piuttosto che a quello sportivo.
Nel test su una corsa di 5 km, confrontato con un cardiofrequenzimetro, il Galaxy Watch Ultra ha registrato una frequenza cardiaca media superiore di 5 bpm e una frequenza massima maggiore di 8 bpm rispetto ai dati del sensore esterno. Non è possibile collegare un cardiofrequenzimetro esterno per correggere queste discrepanze. Un aspetto interessante è rappresentato dai punteggi energetici di Samsung, simili agli “Oura readiness scores”, che forniscono indicazioni utili su quando riposarsi e prendersi una pausa, segnando un miglioramento significativo per l’ecosistema Samsung.
Nel complesso, il Galaxy Watch Ultra si dimostra un valido orologio sportivo, un fitness tracker efficace e motivante. Come gli altri modelli Galaxy Watch, eccelle nel monitoraggio della salute, ma presenta anche alcune limitazioni e difetti che non possono essere ignorati.
Durata della batteria
Il Samsung Galaxy Watch Ultra è alimentato da una batteria da 590 mAh, la stessa presente nel Galaxy Watch 5 Pro. Samsung, come per molti altri smartwatch, non specifica con precisione la durata complessiva della batteria, ma sottolinea che, con la modalità di risparmio energetico attivata, l’orologio può arrivare a durare fino a 100 ore. Questa modalità limita alcune funzionalità , come la connettività , riducendo così il supporto per le notifiche delle app che richiedono una connessione dati continua.
Inoltre, Samsung ha introdotto una modalità di risparmio energetico specifica per l’attività fisica. Questa può essere attivata nelle impostazioni di tracciamento pre-allenamento, riducendo la frequenza di campionamento della frequenza cardiaca e del GPS, e disattivando Bluetooth e connessioni di rete, permettendo così di prolungare la durata della batteria
Ho utilizzato il Galaxy Watch Ultra alternando la modalità di schermo sempre attivo, il “raise to wake” e la modalità di risparmio energetico. In media, la durata della batteria è stata di circa due giorni, raggiungendo al massimo poco più di due giorni. Non sorprende che tenere lo schermo sempre attivo riduca notevolmente l’autonomia, costringendo l’Ultra a “faticare” per arrivare a due giorni tra una carica e l’altra. La modalità di risparmio energetico può prolungare leggermente la durata, ma se si utilizza l’orologio per monitorare un allenamento, è necessario attivare la modalità di risparmio energetico specifica per l’esercizio fisico, rendendo l’uso delle varie modalità un po’ confuso. Dimenticando di farlo, mi è capitato che la batteria si esaurisse durante una corsa di 30 minuti con il GPS impostato alla massima precisione.
Per quanto riguarda la durata della batteria con il GPS attivo, ho riscontrato alcune incoerenze. In sessioni all’aperto di durata simile, ho notato livelli di consumo della batteria differenti. Durante una gara di 10 km, la batteria è scesa di oltre il 10%, mentre in un altro test il calo è stato inferiore. In definitiva, per ottenere le migliori prestazioni della batteria è necessario intervenire sui settaggi, ma, come con l’Apple Watch Ultra, avrei desiderato una durata che superasse i pochi giorni.
Prezzo e Verdetto finale
Il prezzo di listino è di 699 euro, inferiore al suo competitor principale Apple (parte da 909 euro).
Se sperate che l’Android risponda all’Apple Watch Ultra, non direi che questa è stata la mia esperienza. Si tratta assolutamente di un orologio robusto, grande e resistente, dotato di funzioni che lo rendono un valido compagno per le attività all’aperto. Tuttavia, per quanto riguarda le caratteristiche che ci si aspetta da un moderno smartwatch per l’outdoor, come la mappatura offline, il tracciamento accurato e la lunga durata della batteria, probabilmente è meglio scegliere qualcosa come il Garmin Epix Gen 2, che forse non possiede lo stesso livello di funzioni di smartwatch e di tracciamento della salute, ma offre molto di più sul fronte del tracciamento all’aperto per meno soldi. È un buon inizio ed è probabilmente il miglior smartwatch Wear OS per l’outdoor, ma non è all’altezza dell’Apple Watch Ultra.
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