Il Tudor Heritage Chrono è a mio avviso tra i cronografi più interessanti presenti sul mercato e ho deciso di presentarvi questa linea con la referenza Blue 70330B.
Questo modello è stato presentato alla fiera di Basilea nel 2013 questo crono blu rappresenta una variazione su un tema introdotto già nel 2010 con il primo Heritage Chrono; quest’ultimo presentava e presenta tutt’ora, considerando che è ancora in produzione, una livrea sui toni del grigio e dunque meno appariscente rispetto a quella dell’esemplare che vi sto presentando in questa recensione.Â
Su queste pagine abbiamo parlato anche del Tudor Chrono Black Bay Dark e del Tudor Black Bay Chrono S&G nella recensione del Tudor Black Bay, nel caso vi interessasse approfondire la linea.
Andiamo quindi ora a conoscere meglio linea Tudor Heritage Chrono.
Scheda Tecnica Tudor Heritage Chrono
- Referenza: Tudor Heritage Chrono Blue Ref. M70330B-0004
- Dimensioni della Cassa: 42 mm
- Materiale cassa: Acciaio con finitura lucida e satinata
- Cinturino: Bracciale in acciaio
- Movimento: Movimento meccanico a carica automatica con calibro 2892
- Quadrante: Opalino/blu
- Lunetta: Lunetta girevole bidirezionale in acciaio graduata
- Corona: Corona di carica a vite
- Fondello: A vite
- Resistenza all’acqua: 150Â metri
- Vetro: Zaffiro
- Prezzo: 4.310 euro
Recensione Tudor Heritage Chrono
Partiamo subito dal design; oltre alla livrea cromaticamente più ricca, il Crono Blu lui si differenzia dal fratello maggiore per alcune leggere modifiche estetiche, come ad esempio le lancette di ore e dei minuti dritte e gli indici delle ore a bastone.Â
In alto potrete proprio vedere la differenza del Tudor 7169 definito “Montecarlo” e il Tudor Heritage Chrono Blue Ref. 70330b.
L’ispirazione per la linea Heritage, e in particolare per questi cronografi (i modelli proposti sono con quadrante Blu, grigio e nero), arriva da alcuni pezzi storici della gamma Tudor degli anni ’70; nello specifico il blu riprende La referenza 7169 del 1971, soprannominata Montecarlo.
uest’ultima era equipaggiata con il Valjoux 234 e presentava soltanto due contatori, uno a sinistra con dei piccoli secondi e l’altro dei 45 minuti a destra.
Per compensare l’assenza di un contatore dedicato alla misurazione delle ore, Tudor ha dotato il Montecarlo di una ghiera girevole graduata in modo che l’utilizzatore potesse adoperarla in sostituzione; questa funzionalità permetteva ovviamente anche di leggere l’ora di un secondo fuso orario.
Seppur con i due contatori invertiti questa configurazione, come potrete osservare dalle foto, è rimasta inalterata nella riedizione presentata nel 2013.
Per conservare al massimo l’attrattiva “vincente e affascinante” della referenza vintage ad oggi richiestissima sul mercato, anche la ghiera è rimasta la stessa e perfino la posizione della finestrella della data non si è mossa dalle ore 6, quest’ultima è stata soltanto privata della lente di ingrandimento divenuta una prerogativa esclusiva dei cugini di casa Rolex. il ovviamente è di tipo zaffiro.Â
Per concludere il confronto con il predecessore del ’71 è importante andare anche dare le specifiche delle dimensioni, partendo dal diametro della cassa che è in linea con la tendenza degli ultimi anni, ossia è cresciuto dai, notevoli per l’epoca, 40 mm ai 42 attuali, mentre lo spessore piuttosto importante si attesta intorno ai 13 mm.
La corona di carica è a vite, presenta una zigrinatura che permette un’ottima prese e sulla parte esterne è presente il logo della casa TUDOR.
Il bracciale in acciaio ha un design semplice con maglie ti tipo Oyster con chiusura pieghevole e fermaglio di sicurezza.
Movimento Tudor Heritage Chrono
Il movimento incassato considerando la resistenza all’acqua limitata a 150 metri, comunque buona grazie a corona, fondello e pulsanti a vite, costituisce indubbiamente il motivo principale per questo spessore significativo si tratta infatti di un calibro modulare con un ETA 2892 che funge da base per un modulo aggiuntivo cronografico Dubois Depraz,Â
Questo movimento, nonostante la costruzione meno pregiata rispetto ad uno completamente integrata, ha un funzionamento fluido e permette di raggiungere un’autonomia di circa 42 ore.
Tra le caratteristiche principali di questo calibro troviamo, una regolazione ETACHRON con vite micrometrica, un sistema antiurto del tipo Incabloc, 28.800 oscillazioni orarie e una carica automatica bi-direzionale.
Prezzo Tudor Heritage Chrono
Il prezzo di listino per questo cronografo con bracciale in acciaio cinturino e nato aggiuntivo in tinta con i colori dell’orologio è di 4310 euro. Il costo è uguale per tutte le colorazioni.Â
Le versioni con il cinturino nato invece hanno un costo di 4.010 euro. Ovviamente con poca differenza consiglio la versione in acciaio.Â
Opinioni
Nel complesso ritengo che questo segnatempo dai colori sgargianti, rappresenta un’ottima interpretazione in chiave contemporanea del carattere sportivo e alternativo, che ha reso ricercatissimo il predecessore del 1971
VI ringrazio come sempre per la vostra attenzione e vi invito a lasciare un commento per farci sapere che ne pensate di questo Tudor Heritage Chrono Blue referenza 70330B.