Zenith El Primero A384: Recensione, storia e prezzo

El Primero a384 Revival rappresenta un vero e proprio ritorno al futuro dello Zenith El Primero, movimento cronografico protagonista di 50 anni di orologeria

Nel 2019, come avrete probabilmente notato, ricorreva il cinquantesimo anniversario di due importanti pietre miliari per l’industria orologiera: lo sbarco sulla Luna e il lancio dei primi cronografi automatici. Il 1969 segna l’introduzione dello Zenith El Primero, parte importante dei primi cronografi automatici mai lanciati sul mercato.

Recensione Zenith El Primero A384

Per celebrare il mezzo secolo di questo movimento iconico, Zenith ha già pubblicato diversi pezzi di grande valore, tutti basati sulla Referenza A386 – in acciaio come parte di una speciale scatola revival, o in oro con 3 orologi in edizione limitata. Oggi, un altro di quegli El Primero inaugurali 1969 viene riproposto, la referenza A384 – e la sua disponibilità è destinata ad essere una chicca per gli appassionati come me del marchio.

Dettagli Tecnica Zenith El Primero A384 Revival

Tra le pietre miliari della storia dell’orologeria c’è un movimento che, proprio nel nome, sintetizza quello che ha rappresentato nel 1969, anno della sua nascita. El Primero è stato il primo calibro cronografico automatico integrato al mondo e il primo ad alta frequenza. Caratteristiche che ne hanno sancito la fortuna e una lunga vita, nonostante un inizio non facile.

Zenith El Primero A384 50th Anniversary
Zenith El Primero A384 50th Anniversary Ref. 03.A384.400/21.M384
  • Cassa Original 1969 in acciaio, vetro zaffro bombato con trattamento antirifesso sui due lati, fondello con vetro zaffro. Impermeabilità garantita fno a 10 atmosfere.
  • Movimento meccanico a carica automatica El Primero 400, cronografo con ruota a colonne, diametro 30 mm, spessore 6,6 mm, 278 componenti, 31 rubini, frequenza 36.000 alternanze/ ora (5 Hz), riserva di carica minima di 50 ore, massa oscillante decorata con motivo côtes de Genève.
  • Quadrante laccato bianco con tre contatori neri, indici rodiati, sfaccettati e rivestiti di SuperLuminova SLN C3, lancette a bastone rodiate, sfaccettate e rivestite di SuperLuminova SLN C3, secondi cronografci al centro, contatore delle 12 ore al 6, contatore dei 30 minuti al 3, secondi continui al 9, scala tachimetrica sul rehaut, datario a fnestrella tra 4 e 5.
  • Bracciale in acciaio “ladder” con fbbia déployante o con cinturino in alligatore nero e fbbia ad ardiglione in acciaio.
  • Dimensioni Diametro: 37 mm; altezza, anse comprese: 47 mm; larghezza, corona compresa 40 mm; spessore: 12,6 mm.
  • Prezzo: 7.800 EURO

Recensione Zenith A384: il movimento prima di tutto

Zenith El Primero A384 50th Anniversary 03.A384.400/21.C815
Zenith El Primero A384 50th Anniversary Ref. 03.A384.400/21.C815

Cinquant’anni fa, nel 1969, tre marche/joint venture rivoluzionarono l’intera industria orologiera lanciando – quasi contemporaneamente – i primi movimenti cronografici automatici. Verso la metà degli anni ’60 i tempi erano ormai maturi perché i cronografi cominciassero finalmente a modernizzarsi con la praticità e la comodità della carica automatica. Gli artigiani orologiai intrapresero così una vera e propria corsa per sviluppare il primo cronografo a carica automatica.

Calibro Zenith El Primero A384

Tra loro c’era Seiko con il calibro 6139, un consorzio che unisce Heuer, Breitling, Hamilton-Buren e lo specialista del cronografo Dubois-Depraz con il Chrono-Matic/Calibre 11 e infine, ci fu Zenith con il movimento El Primero – che sembra essere stato il primo ad essere presentato al pubblico durante una conferenza stampa nel gennaio 1969.

A differenza del Chrono-Matic/Calibre 11, che era un mix di un movimento pre-esistente a tre lancette e una piastra cronografo, il movimento di Zenith è stato progettato completamente da zero. El Primero vide la luce con diverse soluzioni interessanti, come un meccanismo automatico integrato, un’architettura di ruota a colonne/ frizione orizzontale, e una particolare enfasi sulla precisione con la sua frequenza 5Hz.

Nel 1969, Zenith raggiunse l’obiettivo di lanciare un calibro cronografico automatico da 13 linee (30 millimetri di diametro), montato su 31 rubini e composto da 280 pezzi, con uno spessore di 6,5 millimetri, che racchiudeva alcune soluzioni tecnologiche assolutamente avveniristiche, sia per l’epoca, sia rispetto alla produzione odierna.

  • In primo piano, naturalmente, l’alta frequenza di oscillazione del bilanciere-spirale: le 36.000 alternanze/ ora che permettevano la misurazione cronografica con la precisione del decimo di secondo (con 28.800 alternanze/ora la scansione temporale è di un ottavo di secondo, con 21.600 alternanze/ora è di un sesto di secondo, con 18.000 alternanze/ ora è di un quinto di secondo).
  • Il problema della lubrificazione fu risolto con un lubrificante secco, a base di polvere di Bisolfuro di Molibdeno.
  • Lo smistamento delle funzioni cronografiche era affidato a una “classica” ruota a colonne e il sistema anti-shock era di tipo Incabloc.
  • Un rotore centrale in metallo pesante, dotato di un segmento esterno in carburo di tungsteno, era imperniato su un cuscinetto a sfere. L
  • a riserva di carica massima era di circa 56 ore in condizioni di utilizzo normale, che diventavano 50 con il cronografo sempre in funzione: un dato molto interessante per l’epoca.

L’avvento del quarzo e l’uomo che salvò Zenith

Zenith A385
Zenith A385

Gli anni ’70 avrebbero potuto segnare la fine di questo movimento rivoluzionario, visto che mentre nuovi e precisissimi orologi al quarzo stavano cominciando a guadagnare popolarità, l’industria degli orologi svizzeri si era improvvisamente ritrovata immersa in una profonda crisi. La Zenith fu venduta ad una società americana chiamata Zenith Radio Corporation. Con l’obiettivo di commercializzare esclusivamente orologi al quarzo, l’azienda di Chicago decise di interrompere la produzione di tutti i movimenti meccanici, compresi quelli del calibro di El Primero.

Per la fortuna di Zenith, nel momento esatto in cui Charles Vermot, specialista in movimenti cronografici, cominciò a capire che l’intera produzione di movimenti meccanici stava per essere fermata per sempre, decise di agire e nascose i componenti essenziali del movimento ad alta frequenza. Sera dopo sera, pezzo per pezzo, Charles nascondeva accuratamente le presse (150 in tutto), i progetti tecnici, le camme e gli utensili da taglio nel suo nascondiglio segreto.

Grazie alle sagge azioni di Vermot, Zenith è stato poi agilmente in grado di riprendere la produzione di El Primero nel 1980, senza dover risviluppare d’accapo tutte le sue attrezzature, per Ebel prima di tutti – che avrebbe utilizzato El Primero per alcuni dei suoi modelli. Questo evento fu fondamentale nella decisione presa da Rolex di sostituire la carica manuale Valjoux 72 per alimentare invece il suo Daytona con un movimento cronografo automatico – il calibro Rolex 4030, per l’esattezza, un El Primero modificato.

Al di là della sua importanza storica, la longevità di El Primero parla da sé. A cinquant’anni di distanza, il movimento è ancora commercializzato ed è stato solo leggermente modificato per guadagnarne in affidabilità e precisione, mentre l’architettura di base rimane intatta.

I tre orologi inaugurali 1969 con referenza A384, A385, A386

Tenete sempre presente, comunque, che quando parlo di “El Primero” mi riferisco al movimento, non agli orologi. Nel 1969, infatti, non c’era neanche un orologio El Primero. Una trilogia di orologi dotati di questo movimento, invece, furono presentati e lanciati.

Zenith-El-Primero-A386

Il più famoso del lotto è certamente la referenza A386, l’unico di questi orologi caratterizzato da una cassa tonda standard, lo stesso che è poi diventato la base per gli attuali “classici” orologi El Primero da 38mm. Questo riferimento iconico, con i suoi sotto-contatori sovrapposti a tre colori diversi, è stato utilizzato anche come base per i modelli revival (acciaio o oro) lanciati all’inizio del 2019, sempre nell’ambito delle celebrazioni del 50º anniversario.

Zenith-El-Primero-A385

Il secondo modello di questa collezione del 1969, El Primero A385, presenta una cassa a cuscino, tipica degli orologi della fine degli anni ’60, primi anni ’70, con quadrante sfumato sui toni del marrone. Ultimo ma non meno importante, la referenza A384, che presenta la stessa cassa a forma di cuscino da 37mm, faceva parte anche della collezione 1969, questa volta con un classico quadrante panda con diversi accenti rossi.

Zenith-El-Primero-A384-vintage
Zenith El Primero vintage

Quest’ultimo è anche l’esatta ispirazione di Zenith per il suo ultimo orologio dal taglio vintage: lo Zenith El Primero A384, per l’appunto.

Zenith El Primero A384 Revival: caratteristiche in dettaglio

La Ref. Zenith A384 presenta invece una cassa cushion dal diametro di 37 millimetri, abbinata a un quadrante “panda” con contatori neri e dettagli in rosso, su fondo bianco. Proprio come per El Primero A386, anche per la riedizione dell’A384 Zenith ha puntato sull’autenticità ma, a differenza dell’A386, in una serie non limitata. Non dunque una riedizione di ispirazione vintage, ma una vera e propria riproduzione del modello originale, nella quale ogni componente è ricreato fedelmente, grazie a un preciso sistema di digitalizzazione.

Zenith El Primero A384 Bracciale

A partire dalla cassa tonneau in acciaio sfaccettata da 37 millimetri, dove le uniche differenze sono il vetro zaffiro che sostituisce quello acrilico degli anni ’70 e il fondello a vista anziché pieno. Anche il quadrante ripropone esattamente quello originale: laccato bianco con i contatori neri nella stessa posizione (sovradimensionati quelli dei minuti crono e dei secondi continui rispetto a quello delle ore crono al 6), scala tachimetrica nera sul rehaut e lancetta centrale dei secondi crono rossa.

Proprio come la super-fedele riedizione di El Primero A386 – quella in acciaio, parte della scatola da collezione (i modelli in oro sono infatti creazioni moderne dato che questa referenza non è mai stata creata in metalli preziosi) – Zenith punta anche qui sull’autenticità.

L’idea è quella di riprodurre quasi tutto dall’orologio originale adottando un approccio di “reverse engineering”, dove ogni componente è fedele all’originale. Ogni parte dell’originale El Primero A384 del 1969 è stata infatti digitalizzata per una riproduzione accurata, dando come risultato un pezzo dall’aspetto veramente vintage – e non solo di ispirazione vintage.

Scheda Tecnica Zenith El Primero

  • Referenza: 03.A384.400/21.C815
  • Diametro: 37mm
  • Spessore: 12.60mm
  • Quadrante: Quadrante laccato bianco con contatori di colore nero – indici rodiati sfaccettati e lancette rivestite con Super-LumiNova
  • Vetro: Vetro zaffiro bombato con trattamento antiriflesso su entrambi i lati
  • Fondello: In vetro zaffiro trasparente
  • Materiale della Cassa: Acciaio inossidabile
  • Materiale cinturino: Pelle di alligatore / Acciaio
  • Colore del cinturino: Disponibile su cinturino in pelle di alligatore nero o cinturino in acciaio inossidabile
  • Movimento: El Primero 400, automatico
  • Resistenza all’acqua: 100 metri (5 ATM)

Cassa

La cassa mantiene lo stesso diametro di 37 millimetri e 12,60 millimetri di altezza dell’orologio originale, cosa abbastanza facile da ottenere, visto che sia il vecchio che il nuovo orologio sono dotati dello stesso movimento di base. E dunque mentre 37mm potrebbero sembrare insufficienti in pezzi più moderni, la cosa ha invece completamente senso qui e contribuisce al fascino di questo pezzo. Indossato sul mio polso di 19 cm, l’orologio è proporzionato alla perfezione, ricordando la comodità di queste dimensioni specifiche.

La cassa in acciaio è modellata e rifinita in modo davvero fedele, con la sua forma a cuscino, le sue sfaccettature levigate e la sua superficie superiore radiale spazzolato. Anche se l’orologio riproduce quella speciale aura da primi anni ’70, non da l’idea di essere fragile o obsoleto, come invece può capitare con alcuni revival vintage. Zenith, tuttavia, ha fatto piccole concessioni alla modernità e il El Primero A384 Revival è dotato di un vetro zaffiro invece di un vetro acrilico e di un display posteriore in sostituzione del solido fondello in acciaio del modello del 1969. Per il resto, tutto è come era una volta!

Quadrante

Quadrante Panda Zenith El Primero A384

Anche il quadrante dell’A384 è stato riprodotto fedelmente, senza nessuna “faux-patina”: insomma, non aspettatevi la vecchia pittura luminosa al radio su lancette ed indicatori. Questo revival è pensato e costruito per assomigliare a quello che l’ A384 era nel 1969.

Il quadrante laccato bianco opaco ha lo stesso aspetto panda, con sottocontatori neri, una scala tachimetrica periferica e accenti rossi. E le stesse lancette, gli indicatori e le iscrizioni sono molto molto vicini a quanto si poteva osservare nel modello originale A384. Senza contare che, poi, la bellezza di ricreare un orologio utilizzando lo stesso movimento di base sta nel fatto che anche i sotto-contatori rimangono esattamente nella stessa posizione.

Cinturino

Per questa edizione, Zenith ripropone anche un’altra caratteristica iconica dei suoi orologi 1969: il bracciale a scala. Originariamente prodotto da Gay Frères, il bracciale a scaletta aveva una forma unica, con collegamenti centrali aperti.

In una perfetta rimonta di scena, il cinturino è morbido e agevole come l’originale, ma, se vogliamo guardare il rovescio della medaglia, non sarà di sicuro robusto come un moderno bracciale in acciaio.

Siamo d’accordo, comunque, che aggiunge molto fascino a questo pezzo revival.. e che, a patto di essere disponibili a togliergli un po’ della sua aura vintage, possiamo sempre preferirgli il cinturino in pelle nera di alligatore con gommatura laterale di protezione.

Disponibile comunque anche nella nuovissima versione, presentata a gennaio a Dubai nel corso della prima edizione della Lvmh Watch Week, che ripropone un’altra chicca storica: il bracciale in acciaio cosiddetto “ladder”, ossia a scala, originariamente prodotto per Zenith da Gay Frères nel 1969, al momento del lancio di El Primero.

A caratterizzarlo, oggi come ieri, l’originale struttura a tre maglie, con quella centrale aperta, che al total look anni ’70 unisce la promessa di non far sudare il polso in estate.

Movimento calibro El Primero 400

Calibro El Primero 400

Ad alimentare questo Zenith El Primero A384 Revival è una versione moderna del calibro El Primero 400, con diversi aggiornamenti rispetto al movimento 1969 – principalmente, una migliore affidabilità e una migliore precisione cronometrica, grazie a tolleranze più strette nel processo di produzione.

Tuttavia, il movimento rimane estremamente vicino nella sua architettura; funziona ancora ad alta frequenza 5 Hz e vanta una riserva di potenza di 50 ore.

In dettaglio abbiamo un cronografo automatico integrato con ruota a colonne e frizione orizzontale – 30 mm x 6,6 mm – 278 componenti, 31 rubini, 36.000 oscillazioni/ora (o 5Hz), funzione ora, minuti, piccoli secondi, cronografo con contatori di 30 minuti, 12 ore e datario.

Prezzo e disponibilità di Zenith El Primero A384 Revival

Zenith El Primero A384 Prezzo

Il nuovo ed ultimo dei Revival Zenith El Primero A384 è disponibile per un prezzo che si aggira sui 7.800 Euro, tasse incluse.

Ho trovato ottime proposte su Ebay a prezzi di circa 6.900 euro sul nuovo e magnifiche proposte sui vintage, ma qui saliamo di prezzo (Per maggiori informazioni sulle offerte di Ebay Clicca qui).

Notizia ancora migliore, al contrario delle precedenti (e decisamente troppo rare) edizioni dell’A386 in acciaio o in oro, lo Zenith El Primero A384 Revival non sarà limitato nella produzione, rendendolo molto più accessibile anche in termini di disponibilità: cosa rara per un pezzo come l’A384, che chiude definitivamente la serie di Revival per il 50° Anniversario di El Primero.

Opinioni Zenith A384

Zenith A384 Opinioni

Un bel pezzo di storia da indossare al polso. La scelta di non presentarlo in edizione limitata lo rende più accessibile in termini di prezzo e di disponibilità sul mercato. La versione con l’originale bracciale “ladder” del 1969 è una vera chicca per gli amanti dell’orologeria dell’epoca. da provare al polso, però. La vestibilità potrebbe non soddisfare chi è abituato ai bracciali moderni.

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